Scenario Kpmg. Corrono le rinnovabili ma 3 investitori su 4 si rivolgono ancora ai fossili
I dati del report rilevano che il 75% degli investitori continua a finanziare progetti legati alle energie non rinnovabili. “Rischi per la sicurezza energetica e il ritorno al carbone”. Il 15% del totale è destinato ai Paesi emergenti e in via di sviluppo, dai quali va esclusa la Cina, nonostante queste nazioni rappresentino il 67% della popolazione mondiale
Nel 2024 gli investimenti globali in progetti di transizione energetica raggiungerà la cifra record di 2mila miliardi di dollari, rappresentando due terzi dei 3mila miliardi complessivi previsti per il settore energetico. Nonostante l'aumento della quota di energie rinnovabili, solo un investitore su quattro però ha del tutto cessato di investire sui combustibili fossili. Lo evidenzia un report di Kpmg dal titolo "Energy transition investment outlook: 2025 and beyond". Il 15% del totale è destinato ai Paesi emergenti e in via di sviluppo, dai quali va esclusa la Cina, nonostante queste nazioni rappresentino il 67% della popolazione mondiale.
Come ricordato il 75% degli investitori continua a finanziare progetti legati alle energie non rinnovabili. L'uso di petrolio, gas e carbone rappresenta ancora l'82% del mix energetico globale. Stando a Wafa Jafri, partner di Kpmg Uk, “senza investimenti in combustibili di transizione, rischiamo di creare carenze energetiche o di costringere le economie in via di sviluppo ad affidarsi a fonti di energia ancora più inquinanti come il carbone”. Secondo il report, il 72% degli investitori ritiene che gli investimenti nella transizione energetica stiano crescendo rapidamente: "Anche dopo un periodo di tassi d'interesse elevati e la volatilità geopolitica", si legge nell'analisi.