Il Senato boccia il progetto dell’oleodotto Keystone XL
L’infrastruttura avrebbe dovuto portare alle raffinerie della Louisiana il greggio delle sabbie bituminose canadesi
Per un solo voto al Senato statunitense, ancora a maggioranza democratica, non è passata la legislazione che avrebbe approvato la costruzione dell'oleodotto Keystone XL, pensato per trasportare il petrolio estratto dalle sabbie bituminose dell'Alberta, in Canada, fino al golfo del Messico.
I favorevoli avevano bisogno di 60 voti per forzare il presidente americano Barack Obama ad approvare o, come atteso, a porre un veto su un progetto politicamente controverso e in attesa del via libera da sei anni. A tutti i 45 repubblicani che hanno votato a favore di Keystone XL si sono aggiunti 14 democratici.
Mentre il movimento ambientalista canta vittoria e i repubblicani digeriscono la sconfitta in un progetto che - sostengono - creerebbe occupazione, è una senatrice democratica ad avere subito il colpo maggiore: Mary Landrieu della Louisiana, dove le raffinerie sono impazienti di trattare il petrolio canadese. Con l'insediamento del prossimo Congresso - che per la prima volta dal 2007 sarà controllato interamente dai repubblicani - la partita si riapre.