Energia

Riavviati i campi Sharara ed Elephant, mentre la Petrobras vende alla francese Total. La malese Petronas firma un accordo a Tehran

I giacimenti petroliferi di Sharara e Elephant, nell'ovest della Libia, hanno ripreso la produzione. Lo ha annunciato la National Oil Corporation (Noc), l'ente petrolifero libico, precisando che la riapertura dei due giacimenti porterà sul mercato migliaia di barili di petrolio. Sharara era fermo da novembre 2014, Elephant, partecipato da Eni con una quota del 33,3%, da aprile 2015.
Petronas studia lo sfruttamento due giacimenti in Iran - La società energetica della Malesia, Petronas, ha firmato un accordo per lo studio dello sfruttamento dei giacimenti petroliferi iraniani di South Azadegan e Cheshmeh Khosh. Secondo l'agenzia Shana, di proprietà del ministero del petrolio iraniano, l'accordo con la Petronas è stato firmato dalla Nioc, la compagnia nazionale del petrolio dell'Iran. La Gazprom è l'altra società che ha firmato un accordo per lo studio di questo giacimento.
Petrobras vende a Total quote di giacimenti - Il colosso petrolifero statale brasiliano Petrobras, in difficoltà per gli scandali politici che hanno visto la società finanziare i partiti politici al potere a partire da quello degli ex presidenti, Inacio Lual Da Silva e Dilma Rouusef, ha ceduto alla francese Total quote di due grandi giacimenti offshore per 2,2 miliardi di dollari. L'accordo è parte di una già annunciata vendita di asset da parte di Petrobras per fare cassa in vista di un piano di investimenti quinquennali. In particolare, i francesi avranno il 25% di Iara e il 35% del Lapa one, da cui le operazioni di estrazione sono iniziate giorni fa; Total diventerà anche comproprietaria al 50% di due impianti per la produzione di energia elettrica da fonti geotermiche, Romulo de Almeida e Celso Furtado, nello Stato nordorientale di Bahia.