Il sottosegretario Crippa: il decreto rinnovabili in Conferenza Stato-Regioni
Il provvedimento è già stato approvato dal ministero dell’Ambiente. Ora sarà valutato dalle regioni e dall’Authority energia. L’annuncio a Key Energy
“L’atteso decreto rinnovabili, che ha avuto il via libera dal ministero dell’Ambiente, è stato in questi giorni inviato alla Conferenza Stato-Regioni (e all’Arera), che lo dovrebbe licenziare in un mese. A questo punto, per diventare legge, mancherebbe solo l’approvazione dell’Unione europea”. Lo ha detto Davide Crippa, sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega all’energia, al Convegno organizzato dal Coordinamento FREE a Key Energy di Italian Exhibition Group (in corso alla Fiera di Rimini fino a domani), al quale ha partecipato, tra gli altri, anche il presidente di ARERA Stefano Besseghini.
Il ministero dell''Ambiente, infatti, ha dato nei giorni scorsi via libera alle proposte di modifica del Mise rispetto a una prima versione del provvedimento. Tra queste: l’aumento del 10% della tariffa incentivante prevista per impianti mini-idroelettrici (unico tema di contenzioso sul provvedimento tra i due inquilini del governo) e mini eolici; l’inserimento di un ulteriore procedura di asta e registro nel corso del 2021; l’assegnazione del premio sul totale dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione di coperture in amianto o eternit in luogo della sola energia immessa in rete; la priorità ad impianti realizzati su discariche chiuse e ripristinate nonché su aree per le quali risulta rilasciata la certificazione di avvenuta bonifica.
Nel corso dell’incontro, sono state presentate le proposte di Free in merito al Piano Nazionale Energia e Clima. “Per raggiungere gli obiettivi del 32% al 2030 - ha detto il presidente onorario GB Zorzoli - occorre installare una potenza di rinnovabili elettriche di 110 GW per una produzione di 210 TWh, pari a 4,3 GWh/anno. Per le FER termiche il salto è anche maggiore: occorre un incremento del 50%, da 10,5 Mtep a 15,8 Mtep”.