Stoccaggio gas. I paesi UE privi di depositi potranno accedere a quelli di altri Paesi
La proposta di regolamento della Commissione UE introduce anche una certificazione obbligatoria per tutti i gestori dei sistemi di stoccaggio
I Paesi che non dispongono di strutture di stoccaggio gas avranno accesso alle riserve in altri Stati membri, ma dovranno condividere l'onere finanziario degli obblighi di riempimento. È quanto prevede la proposta di regolamento avanzata dalla Commissione UE che mira ad affrontare i gravi rischi per la sicurezza dell'approvvigionamento e l'economia dell'Unione derivanti dalla situazione geopolitica radicalmente mutata in conseguenza dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la necessità di uscire dalla dipendenza dai combustibili fossili russi. La proposta punta, in particolare, a garantire che le capacità di stoccaggio nell'Unione, fondamentali per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento, non restino inutilizzate: questo - è scritto nella proposta comunitaria - per garantire che le scorte possano essere condivise in tutta l'Unione, in uno spirito di solidarietà.
Certificazione obbligatoria
Gli Stati membri hanno inoltre concordato una certificazione obbligatoria per tutti i gestori dei sistemi di stoccaggio al fine di evitare potenziali rischi di influenza esterna sulle infrastrutture di stoccaggio critiche, che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza dell'approvvigionamento energetico o qualsiasi altro interesse essenziale per la sicurezza. I governi hanno stabilito che gli obblighi di riempimento scadranno il 31 dicembre 2026. Infine, il mandato prevede la concessione di una deroga a Cipro, Malta e Irlanda purché non siano direttamente interconnesse con il sistema del gas di altri Stati membri. “Un livello minimo obbligatorio di gas in stoccaggio - si legge in una nota – rafforzerà la sicurezza dell'approvvigionamento per l'inverno 2022/2023 e i periodi invernali successivi”. La certificazione obbligatoria dei gestori dei sistemi di stoccaggio “garantirà che possano essere esclusi i potenziali rischi per la sicurezza dell'approvvigionamento derivanti dall'influenza sulle infrastrutture critiche di stoccaggio”. Infine, il ricorso allo stoccaggio sarà incentivato “consentendo di esentare gli utenti dello stoccaggio dalle tariffe di trasporto ai punti di entrata o di uscita dello stoccaggio”.
Il vertice UE-Giappone
"L'aggressione russa contro l'Ucraina si riverbera fortemente sui mercati energetici internazionali, portando a ulteriori significativi aumenti dei prezzi dei combustibili fossili e dell'elettricità a livello globale. L'Unione europea esprime apprezzamento al Giappone per la solidarietà dimostrata all'inizio di quest'anno nel garantire forniture di gas naturale liquefatto sufficienti e convenienti ai mercati dell'Ue". È quanto si legge nella dichiarazione congiunta rilasciata al termine del 28° Summit Ue-Giappone che si è svolto in settimana a Tokyo. “Adotteremo misure immediate per accelerare la transizione energetica basata sull'efficienza energetica e la diffusione su larga scala di energie pulite, sicure e sostenibili. Collaboreremo per ridurre la dipendenza dell'Europa dalle forniture di energia dalla Russia e per garantire la diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico, e riconosceremo la necessità di investimenti per raggiungere questo obiettivo".