Studio. Con la decarbonizzazione dell’energia crescono economia, occupazione e risparmi
Presentata al Forum di Cernobbio l’analisi “Net Zero E-conomy 2050”, realizzato da Fondazione Enel e The European House – Ambrosetti
L'accelerazione nell'introduzione di politiche che favoriscano la transizione energetica e il raggiungimento di un'economia a emissioni zero entro il 2050 consentiranno, oltre al rafforzamento dell'indipendenza e della sicurezza energetica del Continente europeo, maggiori opportunità di creazione di valore e di occupazione rispetto a scenari con ambizioni ridotte. È quanto emerge dallo studio 'Net Zero E-conomy 2050', realizzato da Fondazione Enel e The European House - Ambrosetti in collaborazione con Enel
Investimenti e benefici
Le analisi hanno individuato due scenari di decarbonizzazione ('Low Ambition' e 'Net Zero') per l'Italia e la Spagna. Lo scenario 'Net Zero' prevede investimenti per 3.351 miliardi di euro in Italia e 2.215 miliardi di euro in Spagna nel periodo 2021-2050 e benefici rilevanti entro il 2050, in termini di ritorni economici (+328 miliardi di euro e +223 miliardi di euro), di occupazione (+2,6 milioni di posti di lavoro e +1,8 milioni di posti di lavoro), riduzione dell'inquinamento (-614 miliardi di euro e -317 miliardi di euro di costi connessi alla salute e alla minore produttività) e risparmio sulle spese per combustibili fossili (-1.914 miliardi di euro e -1.279 miliardi di euro). Rispetto ad oggi, inoltre, gli scenari 'Net Zero' in entrambi i Paesi garantiscono benefici in termini di sicurezza energetica entro il 2050, abilitando una riduzione dell'intensità dell'utilizzo di gas (-94% e -92% nell'indice di intensità di gas sul PIL rispetto al 2020) e della dipendenza energetica (-73,5 p.p. e -54,9 p.p. rispetto al 2020)'. L'andamento delle emissioni globali di CO2 - che nel 2021 hanno continuato a crescere raggiungendo il record di 36,3 miliardi di tonnellate - ha evidenziato più che mai la necessità di ripensare l'attuale sistema energetico. Per rispondere a questa sfida, l'UE si è posta l'obiettivo di diventare 'neutrale dal punto di vista climatico' entro il 2050. Sia in Italia sia in Spagna, tuttavia, si registrano alcune criticità nel processo della transizione energetica. In particolare, rispetto alle emissioni di gas serra, le performance sono insufficienti sia nel breve che nel lungo periodo: nel 2050 il divario tra il trend inerziale e gli obiettivi delle rispettive Strategie nazionali di lungo periodo è di circa 151,2 milioni di tonnellate CO2 - eq in Italia e 136,9 milioni in Spagna.
Risparmi sui fossili
Per quanto riguarda i risparmi sulle spese per i combustibili fossili, nel periodo 2021-2050 il beneficio nello scenario 'Net Zero' rispetto a uno scenario Controfattuale sarebbe pari a 1.914 miliardi di euro (vs. 851 miliardi di euro nello scenario 'Low Ambition') in Italia e a 1.279 miliardi di euro in Spagna. Lo scenario Net Zero consentirebbe inoltre una significativa riduzione dell'intensità di gas sul PIL, che in Italia potrebbe diminuire del 94% rispetto ai dati attuali (vs. il -76% dello scenario 'Low Ambition' nel 2050) e in Spagna del 92% (vs. il 56% dello scenario 'Low Ambition'). Lo scenario 'Net Zero', infine, consentirebbe un'ulteriore riduzione dell'indice di dipendenza energetica rispetto alle proiezioni dei piani nazionali, dal 73,5% nel 2020 allo 0% nel 2050 in Italia (31,3% nello scenario 'Low Ambition') e dal 67,9% al 13% in Spagna (52% nello scenario 'Low Ambition').