Tempo di bilanci. Eni, il cda approvato il bilancio consolidato con utile da 4,7 miliardi
Descalzi, un anno eccellente nonostante uno scenario eccellente e volatile
Il consiglio di amministrazione, riunitosi sotto la presidenza di Giuseppe Zafarana, ha approvato la relazione finanziaria annuale che chiude con un utile netto consolidato di competenza degli azionisti Eni di €4,771 miliardi. Il progetto di bilancio di esercizio della capogruppo Eni per il 2023 chiude con l’utile netto di €3,272 miliardi. La distribuzione della quarta tranche del dividendo 2023 sarà deliberata dal consiglio d’amministrazione nella riunione del 4 aprile 2024, con data di pagamento al 22 maggio 2024, stacco cedola al 20 maggio e record date al 21 maggio.
L’ esercizio 2023 di Eni si chiude con un utile operativo adjusted di 13.805 milioni, in riduzione del 32% rispetto al 2022 e un utile netto adjusted di 8.298 milioni, in riduzione del 38% rispetto al 2022. L’utile operativo adjusted “riflette il minor contributo dei business E&P, anche per effetto del deconsolidamento delle società operative angolane conferite alla Jv Azule nel terzo trimestre del 2022, e dei business della Raffinazione e della Chimica, in parte compensati dalla performance del settore Ggp e dai risultati positivi dei business Enilive e Plenitude & Power”. “Il 2023 è stato per Eni un altro anno di eccellenti risultati, nonostante uno scenario incerto e volatile, afferma Claudio Descalzi, ad di Eni, commentando i dati di bilancio. Abbiamo conseguito ottimi risultati sia finanziari che operativi, progredendo nella nostra strategia di creazione di valore, di decarbonizzazione e di contestuale garanzia di stabilità e affidabilità delle forniture energetiche. Il nostro modello satellitare distintivo si conferma un’efficace leva nell’accelerazione della crescita di valore, aggiunge Descalzi, contribuendo alla nostra performance in modo sostanziale. Abbiamo recentemente finalizzato l’acquisizione di Neptune che, con il suo portafoglio prevalentemente a gas, e sinergico ai nostri asset in Nord Europa, Indonesia e Nord Africa, costituirà un elemento chiave per i nostri piani di sviluppo.