Trivelle addio. Total rinuncia a un maxi-giacimento sul Mar Nero in Bulgaria
A rivelarlo è il socio nell’area il romeno Omv Petrom
La francese TotalEnergies si ritira dall’esplorazione di petrolio e gas nel mega-giacimento di Khan Asparuh, nelle acque bulgare settentrionali del Mar Nero. È quanto si apprende da una relazione annuale dell’altro partner del progetto, la società rumena Omv Petrom che detiene il 43% delle azioni, mentre il restante 57% è di proprietà francese. Gli studi sono iniziati nel 2012 e dovrebbero essere completati entro novembre 2024. La rivelazione arriva da Bulgarian Capital Weekly, citato da Euractiv.
I numeri
Secondo i dati pubblicati da TotalEnergies, nella zona economica bulgara settentrionale del Mar Nero esistono due giacimenti di gas potenziali, chiamati Vinekh e Krum. Il primo dovrebbe produrre cinque miliardi di metri cubi (bcm) di gas all’anno tra il 2030 e il 2040, mentre il secondo otto bcm tra il 2031 e il 2044. Si tratta di una quantità molto superiore al consumo annuale di gas dell’economia bulgara, che è di tre miliardi di metri cubi all’anno. Dopo il 2044, la produzione scenderà a tre e quattro bcm da ciascuno dei due giacimenti entro il 2050. L’investimento richiesto per un pozzo di gas è compreso tra gli 80 e i 100 milioni di dollari e, una volta dimostrata la scoperta commerciale, gli investimenti necessari per lo sviluppo del giacimento sono compresi tra i 4 e gli 8 miliardi di euro.