Trivelle e caschi gialli, stop a tempo per le nuove scoperte e le nuove royalty. Tutti i commenti
Il ministro Costa: “Andiamo verso le rinnovabili, ma nessuno rimarrà indietro”. Lega: “grazie a noi, salve le coltivazioni di gas”. E il sindaco Pd di Ravenna chiede aiuto a Salvini…
Il governo ha trovato l’accordo sulle trivelle, con il via libera all’emendamento al dl Semplificazioni. L’accordo prevede, tra l’altro, l’aumento di 25 volte dei canoni annuali di coltivazione e stoccaggio degli idrocarburi per tutte le compagnie petrolifere e uno stop alle ricerche in mare di idrocarburi di 18 mesi per realizzare il “Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee”.
I commenti - Per il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, l'intesa sulle trivelle non rappresenta un passo indietro perché "intanto per me è un no alle trivelle e tra 18 mesi vediamo". "Rimane - aggiunge - tutta la questione ambientale sullo sfondo. Io sono particolarmente convinto che dobbiamo andare verso le fonti rinnovabili", che hanno un ritorno anche sul fronte dei "posti di lavoro diretti o indiretti di 10 a 1". Quindi, per il ministro, "nessuno deve pensare che rimanga qualcuno indietro, che si perdano posti di lavoro: non è lo stile di questo governo e non accadrà. Siamo pronti anche ad aprire un tavolo di concertazione per i 'caschi gialli', come vengono definiti".
Vannia Gava, sottosegretario all'Ambiente - "Nessun blocco alle perforazioni in corso: al termine di un lungo confronto abbiamo raggiunto un accordo sul tema delle cosiddette ‘trivelle’. Abbiamo arginato alcuni eccessi, abbiamo evitato la sospensione delle proroghe delle concessioni in corso e ai procedimenti pendenti. È un buon risultato a difesa del Paese e della sua capacità di attrarre investimenti, a difesa dell'occupazione, dell'ambiente e della certezza del diritto. La Conferenza Stato - Regioni vaglierà il Piano per la Transizione Energetica. Le transizioni, se vogliono essere positive, devono essere lunghe e ponderate. Sarà un cammino lungo che seguiremo passo per passo perché vogliamo costruire un Paese capace di guardare e di andare avanti". Lo ha dichiarato Vannia Gava, sottosegretario all'Ambiente.
Salvatore Micillo, sottosegretario all’Ambiente - "Le fonti fossili appartengono al passato. Noi abbiamo in mente un Paese proiettato al futuro, capace di valorizzare e di godere delle proprie risorse". Così il sottosegretario di Stato all'Ambiente in quota 5 Stelle, onorevole Salvatore Micillo, sull'intesa raggiunta nel Governo. "La moratoria di 18 mesi e gli aumenti di 25 volte dei canoni sono un risultato importante, proprio perché ci permettono di difendere le nostre coste dallo sfruttamento selvaggio e incontrollato che c'è stato fino ad oggi".
"Dicendo no alle fonti fossili, apriamo il Paese a quelle rinnovabili, all'energia pulita, ad un'economia sostenibile che cresce nel rispetto del territorio e della salute dei cittadini. La via dell'economia verde è oggi l'unica strategia ragionevole per risollevare il nostro Paese, perché ecologica, più inclusiva e competitiva. È ormai noto che, nei settori che hanno investito nella qualità ambientale, l'occupazione è cresciuta di 10 volte e anche velocemente" conclude il sottosegretario.
Lo dichiara Paolo Arrigoni, coordinatore del Dipartimento Energia della Lega - "Grazie all'intervento della Lega sono salve le trivellazioni in corso, sia a terra che oltre le 12 miglia dalla costa. Se è vero che si sospendono le nuove ricerche, continuano le coltivazioni di idrocarburi e soprattutto di gas di cui il nostro Paese ha assoluto bisogno ora e avrà ancora in futuro, come peraltro certificato anche dal Piano Energia e Clima indicato dallo stesso ministro Costa. Nell'accordo raggiunto non vengono sospesi nemmeno gli iter autorizzativi di rilascio di nuove concessioni di estrazione e abbiamo contenuto gli spropositati aumenti dei canoni. La predisposizione del Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee, inoltre, avverrà in 2 anni anziché 3, garantendo più certezze al settore. La decarbonizzazione e la defossilizzazione del nostro Paese sono obiettivi condivisibili, ma devono avvenire con tempi e metodi congrui.
Nora Garofalo FEMCA CISL - "Sbagliato e controproducente", per la segretaria generale della Femca-Cisl, Nora Garofalo, l'accordo raggiunto dalla maggioranza sul tema delle trivellazioni. "18 mesi di moratoria, che possono diventare addirittura 24, e canoni più alti di 25 volte - spiega Garofalo - si tradurranno inevitabilmente in una crisi del settore, che è strategico per il Paese e per il suo bilancio energetico. Inoltre, ci preoccupa seriamente il futuro dei 15mila addetti, tanti sono i lavoratori diretti e dell'indotto delle trivellazioni, e che coinvolgono regioni importanti quali la Emilia Romagna, le Marche e giù fino alla Sicilia.
Il sindaco e presidente della provincia di Ravenna, Michele de Pascale (Pd): "A nome di tutto il comparto economico dell'offshore, lavoratori e imprese che insieme a me hanno sottoscritto un appello pubblico, chiedo al vicepremier Matteo Salvini, anche in qualità di segretario della Lega, di fermare l'approvazione di un provvedimento demagogico che metterà in crisi uno dei settori economici più importanti del nostro Paese". Così il sindaco e presidente della provincia di Ravenna, Michele de Pascale (Pd), a proposito dell'emendamento sulle trivelle al decreto semplificazioni. Il ministro Salvini, osserva De Pascale, "si è detto favorevole alle estrazioni di gas naturale, purché lontane dalle coste: è una posizione, per quanto da approfondire, di assoluto buon senso". Il sindaco chiede quindi al vicepremier leghista di "fermare questo provvedimento e di venire a Ravenna per incontrare lavoratori, imprese e istituzioni locali".
Stefano Ciafani (Legambiente) - Sulle trivelle "è stato fatto un buon primo passo, ma il governo ora deve fare la maratona per fermare le trivellazioni di petrolio in Italia. Bene ha fatto il ministro Costa a tenere duro rispetto alla posizione permissiva della Lega, ma dopo questo compromesso ora servono tre cose: la legge per vietare l'uso di airgun; una legge per togliere i 16 miliardi di euro di sussidi ambientalmente dannosi alle fonti fossili; mettere un punto fermo alle nuove attività di trivellazione, perché tra 18 mesi e un giorno continueranno. La moratoria è un modo per prendere tempo, non risolve il problema alla fonte". Così il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani.
Angelo Bonelli (Verdi) - "Dopo aver letto, comma per comma, l'emendamento frutto dell'accordo tra Lega e M5S posso dire che ci troviamo di fronte all'apoteosi del gattopardismo, ovvero ad un colossale raggiro." Lo dichiara Angelo Bonelli, dei Verdi, che aggiunge: "l'emendamento con due commi salva le concessioni scadute, che potranno essere automaticamente rinnovate, e i procedimenti amministrativi per nuove concessioni pendenti alla data di entrata in vigore della legge. In questo modo la totalità delle concessioni, anche quelle ad oggi ancora non autorizzate, potranno in futuro ottenere il titolo ad estrarre petrolio; ed informo il ministro Costa che, se non lo avesse letto, con questo comma dovrà firmare le autorizzazioni a trivellare".