Trivelle e lavoro. In Sicilia la Filctem-Cgil chiede di riprendere le ricerche di nuovi giacimenti
Secondo il sindacalista gelese dal giacimento offshore Argo-Cassiopea, a Gela, potrebbe arrivare quasi l'8% del fabbisogno nazionale
Riavviare, in Sicilia, le esplorazioni alla ricerca di metano in mare e sulla terraferma. L’appello giunge dal congresso provinciale dei chimici e dei lavoratori dell'energia aderenti alla Filctem-Cgil di Caltanissetta che si è svolto a Gela alla presenza del segretario regionale della categoria, Giacomo Rota.
L’8% del fabbisogno
"I nostri campi-gas sono maturi - ha detto nella sua relazione il segretario provinciale uscente, Gaetano Catania - ma l'esplorazione con le nuove tecnologie può darci risultati eccellenti, come nel caso del giacimento offshore Argo-Cassiopea, a Gela, che potrebbe arrivare a fornire quasi l'8% del fabbisogno nazionale" quando, nel 2024, sarà reso produttivo. "Gli stessi pozzi di petrolio ormai esauriti - suggerisce, Catania - potrebbero essere riconvertiti in serbatoi di stoccaggio per la conservazione del metano".
Il ruolo di Eni
Questo, ed altri progetti, come la decarbonizzazione, la bonifica dei siti dismessi, l'accordo con Aeroporti di Roma per la fornitura di Biojet, la lavorazione di oli esausti, il rilancio del Safety Competence center, secondo la Filctem-Cgil confermano il ruolo-guida di Eni nel Gelese per il rilancio dell'economia industriale di un nuovo modello di sviluppo circolare ed ecocompatibile e per garantire nuove assunzioni. L'apertura delle trattative per il rinnovo di contratto sarà l'occasione per avviare negoziati su investimenti e occupazione in Sicilia con Eni ed Enel. L'assemblea dei delegati ha poi eletto Rosario Catalano, dipendente di Enimed, alla carica di nuovo segretario provinciale Filctem-Cgil di Caltanissetta.