Energia

Ecoreati: Galletti, nessun appoggio a ddl. “Abbiamo già la normativa più rigorosa al mondo”

Dopo la cancellazione della norma contro l’airgun dalla legge Ecoreati, il Movimento Cinque Stelle prova a presentare un’altra legge per porre il divieto contro questa comune tecnologia di rilevazione della geologia del fondale marino.
L’airgun, un dispositivo che, sparando bolle d’aria sott’acqua, genera un’onda con cui si può fare l’ecografia del sottosuolo, è adottato in tutto il mondo per studi scientifici, sismici, geologici ma anche per individuare l’eventuale presenza di giacimenti sotto il fondo del mare. È sostitutiva della vecchia tecnologia che usava esplosivi.

Per il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti la norma contro l'airgun "era una norma sbagliata quando introdotta nei reati ambientali e resta sbagliata", anche se presentata con ddl come fatto dal M5s subito dopo l'approvazione della legge sugli Ecoreati per vietare utilizzo di quella tecnica.
Quindi, nonostante “lo spirito di collaborazione” che ha visto anche il M5S votare la legge sugli Ecoreati "non appoggeremo" il ddl. Parlando a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio24, Galletti ha ricordato che l'air gun "era stato introdotto dal Senato e non c'era nelle proposte avanzate inizialmente perché questo ddl nasce abbastanza circoscritto per introdurre i reati ambientali nelle produzioni industriali. Non c'entra niente ed era fuori contesto. Abbiamo tolto una norma sbagliata".

Su questa tecnica, ha aggiunto il ministro, "abbiamo già una normativa rigorosissima, la più rigorosa al mondo, applichiamo tutte le linee guida internazionali ed europee. Non è assolutamente cedere ai petrolieri. Per esempio se vietiamo l'airgun saremmo l'unico Paese in Europa e nel mondo, e non lo eliminano anche i nostri concorrenti, ad esempio la Croazia: vuol dire che la Croazia può fare l'airgun nei nostri mari nello stesso modo in cui lo faremmo noi. Mi impegno in Europa ad avere una normativa anche molto rigorosa sull'airgun. Ma deve essere comune e dobbiamo smetterla di introdurre norme più restrittive di quelle che sono valide in Europa perché in campo ambientale così ci facciamo male da soli. Perché i danni ce li abbiamo lo stesso, perché i danni all'ambiente si propagano" ha concluso Galletti.