Trivelle. Le Ong chiedono alla Corte Ue di fermare l’esplorazione petrolifera nel Mare di Barents
Nel mirino di Greenpeace Nordic e Friends of the Earth dieci licenze per l'esplorazione petrolifera nel Mare norvegese
Due Ong e sei attivisti hanno deciso di portare la Norvegia davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo per chiedere la cancellazione dei permessi petroliferi nell'Artico. Lo ha annunciato Greenpeace Nordic.
L'iniziativa rappresenta un ulteriore passaggio dello scontro tra le Ong Greenpeace e Young Friends of the Earth da una parte e lo Stato norvegese dall'altra, in atto dal 2017, con le prime due che chiedono l'annullamento dell'assegnazione, avvenuta nel 2016, di dieci licenze per l'esplorazione petrolifera nel Mare di Barents. Lo scorso dicembre, la Corte Suprema della Norvegia, il più alto organo giudiziario del paese nordico, ha respinto le istanze ambientaliste. "I sei attivisti, insieme a Greenpeace Nordic e Young Friends of the Earth Norvegia, sperano che la Corte europea dei diritti umani ascolti il loro caso e sancisca che l'espansione petrolifera norvegese viola i diritti umani", ha affermato Greenpeace in un comunicato stampa.