Trivelle. La rete si organizza in vista del referendum
L’analisi dei flussi su Twitter rileva oltre 40mila messaggi soprattutto su posizioni no triv
Nell’ultimo mese la vicenda delle autorizzazioni concesse dal Governo ai progetti di estrazione petrolifera nei mari italiani ha scatenato una forte reazione sul web. È quanto è emerso dall’analisi di Behind Energy prodotta da Twig, società esperta di data mining. Su Twitter i principali hashtag del dibattito sulle trivelle sono diventati trend in diverse occasioni nel corso del mese (#notriv il giorno 9 gennaio, #trivelle il 20 gennaio, #electionday il giorno 26 gennaio). Un’analisi di oltre 40.000 tweet pubblicati da circa 13.000 utenti ha evidenziato un sentiment decisamente negativo nei confronti delle trivellazioni: al netto dei tweet neutrali (rappresentati in primis da notizie di media) il 99% dei tweet esprime opinioni contrarie alle estrazioni.
Centro del dibattito su Twitter è stata la questione del referendum sulle trivelle promosso da 9 Consigli di Regione; ne parla il 42% dei tweet. Ed è proprio nei giorni in cui arrivano le notizie sull’iter di approvazione del Referendum che si registrano i picchi di attenzione più alti degli utenti - l’ultimo in occasione della decisione del Governo di fissare la data del Referendum al prossimo 17 Aprile.
Gli hashtag e le parole più utilizzate dagli utenti confermano il clima d’opinione negativo del dibattito, con ‘notriv’ (“no trivelle”, sigla del coordinamento nazionale contro lo sfruttamento delle fonti fossili) che compare nel 16% dei tweet analizzati e ‘election day’ (la richiesta non accolta di accorpare in un’unica giornata il voto per referendum ed elezioni amministrative) nel 19%. Il dissenso digitale articolato intorno a questi punti si è palesato anche nella forma di due petizioni diffuse dagli attivisti attraverso la piattaforma Change.org.
Il fronte del no alle trivelle è stato portato avanti con decisione anche da Greenpeace Italia, quarto account più influente nel dibattito su Twitter. Il tweet che ha ottenuto la maggiore eco tra quelli analizzati è dello scrittore Erri De Luca.
Nessun tweet a favore delle trivelle entra tra i 100 più retweetati - un dato che attesta ancora una volta il volume dell’opposizione online al progetto del governo.
I due account più influenti nei discorsi sulle trivelle sono stati quelli del premier Matteo Renzi e del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Tra i 60 utenti più influenti e attivi nel dibattito spiccano gli account di attivisti e associazioni (Greenpeace, Legambiente e Wwf in primis). Tra i politici, oltre a Renzi ed Emiliano, troviamo Angelino Alfano e alcuni politici. Minore del previsto l’attività e l’influenza degli account di media e giornalisti – solitamente tra le primissime posizioni su Twitter – con l’eccezione del Fatto Quotidiano (sesto account più menzionato e retweetato).