Tunisia, produzione di petrolio in crescita del 14%
Lo evidenzia l'Osservatorio tunisino dell'energia e delle miniere
La produzione di greggio tunisino è cresciuta del 14% a fine luglio 2021, rispetto all’anno precedente. È quanto indica il rapporto sulla "situazione energetica", pubblicato dal l'Osservatorio tunisino dell'energia e delle miniere. Nonostante un calo produttivo registrato in diversi campi come Hasdrubal (-36%), Gherib (-39%), Baraka (-17%), Franig/Baguel/Tarfa (-23%), Cherouq (-7%%) , Cercina (-5%) e Miskar (-5%), i campi di Halk el Manzel, entrati in produzione nel gennaio 2021, e di Nawara (+309) sono riusciti a compensare questa diminuzione. A questi due giacimenti vanno aggiunti quelli di El Hajeb/Guebiba (+46%), Adam (+12%), Ashtart (+2%), che hanno registrato un aumento della loro produzione con una media giornaliera della produzione di petrolio passata da 350.900 barili al giorno a fine luglio 2020 a 400.600 a fine luglio 2021.
Domanda interna
La domanda interna di prodotti petroliferi ha registrato un aumento dell'11%, mentre il consumo di carburanti stradali è aumentato del 12%, rappresentando il 63% del consumo totale di prodotti petroliferi. Il numero totale di permessi concessi dallo Stato tunisino, validi a fine luglio 2021, è di 23, di cui 15 sono permessi di esplorazione e 8 di prospezione, per una superficie totale di 81.767 km2. Il numero totale delle concessioni è 56, di cui 44 in produzione. Lo Stato partecipa tramite la società Etap a 33 di queste concessioni di produzione e direttamente a tre, si legge nel rapporto.