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Per tutti gli isotopi! Ecco perche l’Estonia abbandona lo shale oil e passa al mini-nucleare

where Tallinn (Estonia) when Lun, 29/01/2024 who roberto

Lo leggiamo su Euractiv secondo cui un voto in Parlamento è previsto nella prima metà del 2024. La fonte primaria delle centrali estoni sono gli scisti bituminosi delle miniere locali

L’Estonia ha deciso di sostituireestonia.jpg la dipendenza del petrolio da scisti bituminosi delle miniere locali per affidarsi al nucleare di nuova generazione. Lo leggiamo su Euractiv secondo cui un voto in Parlamento è previsto “nella prima metà del 2024”, dicono i funzionari. Il gruppo di lavoro sull’energia nucleare istituito dal ministero dell’Ambiente estone nel 2021 ha pubblicato il suo rapporto sul potenziale utilizzo dell’energia nucleare nel Paese concludendo che è possibile costruire un piccolo reattore modulare (Smr) per raggiungere l’obiettivo dell’Estonia di decarbonizzare il settore elettrico entro il 2030.
 
Entusiasmo atomico
Antti Tooming, vicesottosegretario del ministero del Clima e capo del gruppo di lavoro, ha detto che “l’energia nucleare ha il potenziale per garantire un approvvigionamento energetico stabile in Estonia per le generazioni future”. In un’intervista, ha spiegato che il programma nucleare “sostiene le nostre ambizioni verso l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050”. Inoltre, “ci aiuta a raggiungere la sicurezza elettrica in Estonia, così possiamo coprire il nostro fabbisogno elettrico con l’elettricità prodotta in Estonia”.
Reelika Runnel, coordinatrice del gruppo di lavoro estone sull’energia nucleare, ha dichiarato a Euractiv che il rapporto “sarà discusso all’interno del governo, dove verranno prese decisioni su come formulare la decisione di principio sul potenziale utilizzo dell’energia nucleare”.
La prima ministra estone, Kaja Kallas, ha dichiarato nei giorni scorsi davanti al Riigikogu (il Parlamento dell’Estonia) che le discussioni con il governo si terranno “questa settimana o la prossima”. La data ufficiale per il voto su questo disegno di legge non è stata ancora fissata, ma il coordinatore ha suggerito che “il Parlamento sarà pronto a prendere una decisione sul potenziale dispiegamento di energia nucleare in Estonia sotto forma di Smr, nella prima metà del 2024″.
 
Transizione dallo shale oil
Finora l’indipendenza energetica dell’Estonia era assicurata dallo sfruttamento degli scisti bituminosi dei giacimenti locali, come la kukersite o le argilliti, i quali forniscono combustibili di bassa qualità per la produzione di energia e il riscaldamento. Lo scisto bituminoso ha fornito quasi la metà dell’energia primaria nel 2021, ma a causa della crisi energetica, la quota è aumentata al 57% nel 2022. Allo stesso tempo, lo sfruttamento dello shale oil è altamente inquinante, rappresentando il 56% delle emissioni di gas serra del Paese nel 2019, secondo le statistiche dell’Ue.
Per questo motivo Tallinn sta cercando di diversificare il mix energetico per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, in linea con gli obiettivi dell’Ue
Ma per Antti Tooming lo sviluppo delle energie rinnovabili non può essere l’unica soluzione: “Non c’è sempre vento e non sempre sole, e non disponiamo ancora della tecnologia per immagazzinare elettricità in tale quantità. Abbiamo bisogno di una quantità specifica di energia dispacciabile”.
 
Un progetto da 73 milioni di euro
Dall’avvio del programma nel 2021 fino alla prima produzione di energia elettrica, il rapporto del gruppo di lavoro estone prevede un periodo compreso tra 9 e 11 anni, per un costo totale di 73 milioni di euro. Kalev Kallemets, amministratore delegato di Fermi Energia, società fondata nel 2019 per promuovere la tecnologia Smr in Estonia, ha spiegato nelle risposte inviate via email a Euractiv che il programma “prende ora di mira due unità da 300 MWe, per un totale di 600 MWe di produzione di elettricità e produzione di calore”. Per sostenere la transizione, la Commissione europea ha comunque annunciato 354 milioni di euro di sussidi per l’Estonia provenienti dal Fondo per una transizione giusta (Jtf) dell’Ue.
“Il piano prevede investimenti nell’energia solare, eolica e idroelettrica, nonché nell’idrogeno rinnovabile, e sostiene lo sviluppo di soluzioni di riscaldamento rinnovabili. Comprende anche il ripristino delle aree dismesse contaminate”, ha affermato la Commissione, aggiungendo che ciò contribuirà a creare circa 1.100 posti di lavoro diretti per la regione. Non tutti però sono favorevoli. Kadri Simson, commissaria europeo per l’Energia originaria dell’Estonia, ha espresso scetticismo riguardo al progetto, affermando che il fabbisogno energetico del paese potrebbe essere soddisfatto con “un mercato elettrico meglio interconnesso” senza richiedere a ciascun paese dell’Ue di costruire il proprio impianto nucleare.
La stessa prima ministra estone Kaja Kallas ha riconosciuto che l’energia nucleare ha pro e contro, senza fornire ulteriori dettagli. “Nel senso che ci deve essere un consenso popolare su questo punto, penso che sia assolutamente corretto”, ha detto il primo ministro all’assemblea estone, secondo l’emittente pubblica Err.
 
Il progetto della centrale nucleare https://news.err.ee/1609207666/nucle...
Il progetto della Fermi Energia per gli smr in Estonia https://fermi.ee/en/

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