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Tutto Eni. Intesa per la transizione energetica in Libia, biocarburante per yacht, incontro con il Kazakistan

where Roma when Lun, 12/06/2023 who roberto

Eni lavorerà alla riduzione delle emissioni di CO2 attraverso la riduzione del gas flaring di routine, delle emissioni fuggitive e del venting

L’Eni ha firmato un memorandumaccordocentraleelettrica.jpg d’intesa allo scopo di studiare e identificare con la Libia opportunità di riduzione delle emissioni di gas serra e di sviluppo di energia sostenibile nel Paese, in linea con la strategia di Eni e con gli obiettivi del governo libico nell’accelerazione dei percorsi di decarbonizzazione e transizione energetica. La firma è avvenuta nell’ambito della visita del primo ministro del Governo di Unità Nazionale libico Abulhamid Dabaiba in Italia. Secondo i termini del memorandum, Eni lavorerà alla riduzione delle emissioni di CO2 attraverso la riduzione del gas flaring di routine, delle emissioni fuggitive e del venting, oltre a possibili progetti per la riduzione delle emissioni dei settori hard-to-abate. Inoltre, verranno valutate nuove soluzioni per lo sviluppo delle energie rinnovabili e iniziative per l’efficientamento elettrico nel Paese. Infine, si lavorerà all’identificazione di ulteriori risorse di gas dai giacimenti esistenti, che possano essere sviluppate come parte di un progetto integrato per il mercato interno ed eventualmente per l’esportazione.
Eni è il principale produttore internazionale di gas in Libia, con una quota dell'80% della produzione nazionale (1,6 bscfd nel 2022). La società opera in Libia dal 1959 e attualmente dispone di un ampio portafoglio di asset in esplorazione, produzione e sviluppo. Le attività produttive sono operate attraverso la società mista Mellitah Oil and Gas BV (Eni 50%, NOC 50%). La produzione equity è stata di 165.000 barili di petrolio equivalente al giorno nel 2022.
 
Il presidente del Kazakistan incontra Claudio Descalzi
In settimana il Presidente del Kazakistan Kassym-Jomart Tokaev e l'Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi si sono incontrati ad Astana per discutere delle attività di Eni in corso, dei progetti futuri e delle iniziative di decarbonizzazione nel Paese, tra cui una centrale elettrica ibrida rinnovabili-gas nella regione di Mangystau. Claudio Descalzi ha illustrato al Presidente Tokaev la strategia Eni di valorizzazione del gas di Karachaganak e Kashagan per soddisfare la domanda del paese, oltre a dare ulteriore impulso agli investimenti in rinnovabili e bio-feedstock per la transizione energetica. A seguito dell'incontro con il Presidente Tokayev, la società di stato kazaka KazMunayGas (KMG) ed Eni hanno annunciato un progetto congiunto per la realizzazione di una centrale elettrica ibrida rinnovabili-gas da 250 MW in Zhanaozen, regione di Mangystau, sugellato da un accordo firmato tra le due società. Il progetto, il primo nel suo genere nel Paese, prevede un impianto fotovoltaico, uno eolico e uno a gas per la produzione e la fornitura di energia elettrica decarbonizzata e stabile alle società controllate di KMG presenti nell'area. Il progetto fa leva sull'esperienza industriale internazionale di Eni e apre la strada in maniera pionieristica alla combinazione ibrida di varie tecnologie per la generazione elettrica: centrali di ultima generazione sviluppate da Plenitude, società controllata da Eni, in cooperazione con KMG, oltre a centrali elettriche a gas naturale utilizzate con capacità di bilanciamento. Questo modello ibrido consente di diversificare e decarbonizzare la fornitura di energia elettrica per la Regione di Mangystau. Inoltre, contribuirà allo sviluppo del capitale umano nel settore delle energie rinnovabili.
 
La prima fornitura di biocarburante per la nautica da diporto
Intanto il gruppo Azimut Benetti ed Eni Sustainable Mobility hanno sottoscritto un accordo per la fornitura e utilizzo di HVOlution, il biocarburante prodotto con 100% di materie prime rinnovabili. Si tratta del primo accordo relativo all’industria dello yachting finalizzato alla decarbonizzazione del settore della nautica da diporto. HVOlution è un biocarburante composto al 100% da HVO (olio vegetale idrogenato): viene prodotto nelle bioraffinerie di Eni Sustainable Mobility di Venezia e Gela da materie prime di scarto e residui vegetali o da olii generati da coltura non in competizione con la filiera alimentare, in un modello di economia circolare applicata alla mobilità. Se si considera tutta la filiera logistico-produttiva, la riduzione delle emissioni da parte di HVOlution può raggiungere fino al 90% rispetto al mix fossile di riferimento, a seconda delle materie prime utilizzate per la sua produzione.
A partire dall’estate 2023, il gruppo Azimut Benetti introdurrà HVOlution in sostituzione del carburante di origine fossile oggi impiegato dai brand Azimut e Benetti per i test tecnici dei nuovi yacht, per le prove in mare e per la movimentazione dei modelli prototipo. Inoltre, i nuovi modelli Azimut potranno essere consegnati agli armatori con un primo rifornimento di biocarburante HVOlution.

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