Usa e Paesi scandinavi annunciano lo stop agli investimenti nelle centrali a carbone all’estero
I cinque Paesi scandinavi si sono uniti agli Stati Uniti nell’adottare questa posizione. Per il Wwf si tratta di “un segnale importante”
Stati Uniti, Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia hanno annunciato l’intenzione di porre fine ai finanziamenti di nuove centrali a carbone all’estero, tranne che in circostanze eccezionali. Lo segnala il WWF che parla di “un segnale importante che contribuisce a rafforzare il crescente allontanamento globale dal carbone, la fonte di energia più obsoleta e inquinante”.
I cinque Paesi scandinavi si sono uniti agli Stati Uniti nell’adottare la posizione pubblicamente, rafforzando la tendenza crescente tra i più importanti investitori al trasferimento degli investimenti dai combustibili fossili alla transizione verso l’energia pulita e rinnovabile. Per Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia del WWF Italia, dopo i passi attuati da questi Paesi, dalla Banca Mondiale e più recentemente dalla Banca Europea per gli Investimenti, è ora che altre grandi istituzioni seguano l’esempio.
Proprio la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (Bers) in questi giorni sta riconsiderando la propria posizione sugli investimenti in tutti i tipi di energia, compreso il carbone. “Chiediamo alla Bers - dice Midulla - di diventare fossil free e mettere fine ai finanziamenti per i combustibili fossili, aumentando i propri investimenti in energia rinnovabile e sostenibile”.
L’annuncio di questi paesi - conclude la nota Wwf - evidenzia anche una possibile svolta nella volontà politica, in vista dei negoziati internazionali che si terranno a novembre in Polonia.