Al via il decreto che istituisce l’Ocsit, l’Organismo centrale di stoccaggio italiano
Le attività e le funzioni del nuovo organismo sono state affidate all'Acquirente Unico, che dovrà assicurare l’ottimizzazione e la gestione delle scorte
È entrato in vigore il decreto legislativo n. 249 del 31 dicembre 2012 (pubblicato nella "Gazzetta Ufficiale" numero 22 del 26 gennaio 2013), che ha istituito tra l’altro l’Ocsit, l’Organismo centrale di stoccaggio italiano. Le attività e le funzioni del nuovo organismo sono state affidate ad Acquirente Unico, la società pubblica che dovrà assicurare l’ottimizzazione e la gestione delle scorte.
Entro 180 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento, il ministero dello Sviluppo economico emanerà gli indirizzi per l'esercizio delle funzioni dell'Ocsit.
Con questo provvedimento, il governo italiano ha recepito la direttiva 2009/119/Ce che impone agli stati membri dell’Ue l’obbligo di detenere un quantitativo minimo di scorte di petrolio greggio e prodotti petroliferi, al fine di assicurare la disponibilità delle scorte petrolifere e la salvaguardia dell’approvvigionamento del mercato interno in situazioni di emergenza.
Gli obiettivi principali dell’Ocsit sono l’ottimizzazione del sistema nazionale delle scorte, la facilitazione dell’accesso al mercato da parte di tutti gli operatori del settore petrolifero, la promozione della concorrenza in un’ottica di efficienza e trasparenza, il miglioramento del flusso informativo e della gestione operativa attraverso una piattaforma informatica nazionale.