Assocarta, alcuni impianti cartari potrebbero fermarsi a breve
Lo ha affermato Lorenzo Poli, presidente di Assocarta, parlando all'apertura della mostra Miac a Lucca
"Alcuni impianti cartari, in questo momento, sono fermi ed altri stanno considerando di farlo a motivo del caro energia". Lo ha affermato Lorenzo Poli, presidente di Assocarta, parlando all'apertura della mostra Miac a Lucca. "Sono necessarie misure a livello europeo - ha aggiunto - per ridurre i costi energetici ed evitare che un singolo Paese, come ad esempio la Germania, adotti interventi a livello nazionale o introduca un cap a livello di singolo Stato, che modificano la competitività in Europa".
Il rischio collasso
Secondo Poli, "il forte impatto dei costi energetici sull'economia italiana sta minando, alla base, anche l'economia circolare, oltre che aprire il mercato domestico al dumping ambientale con l'arrivo sul territorio europeo e italiano di prodotti cartari che costano meno a livello energetico, ma soprattutto ambientale". Peraltro, ha osservato il presidente di Assocarta, la situazione attuale "porterebbe anche al collasso della gestione della raccolta della carta, che non potendo più essere utilizzata in cartiera richiederà ulteriori costi per la sua gestione e stoccaggio. Una situazione di emergenza rilevata anche dal primo riciclatore di cartaceo in Europa, la Germania, che potrebbe impattare sul nostro sistema industriale e sociale". Il comparto cartario, con un tasso di riciclo dell’85%, è parte di una filiera che rappresenta l’1,4% del pil che ha quale materia prima la carta da riciclare. Il nostro Paese si posiziona, infatti, al secondo posto in Europa - dopo la Germania - sia per produzione che per utilizzo di carta da riciclare, tanto che ogni minuto il comparto ricicla 12 tonnellate di carta. Nel 2021 sono state riciclate 6 milioni di tonnellate di carta (+800 mila tonnellate rispetto al 2020).
I numeri
Si stima che nei primi 9 mesi di quest’anno la bolletta del gas del settore cartario abbia superato di oltre il 95% quella dell’intero 2021, pari a oltre 1,3 miliardi di euro, 5 volte superiore a quella del 2020 (265 milioni euro) - ricorda Poli. - Tra il 2020 e il 2022 - prosegue - l’incidenza sul fatturato del costo del gas è passata dal 4,2% al 47%”. I primi sette mesi dell’anno registrano una modesta crescita del settore, pari allo 0,3%. Dopo il miglioramento registrato nel primo trimestre (+4,5%), i volumi realizzati dal settore hanno presentato in luglio la prima sensibile riduzione (-5,9% su luglio 2021) da novembre 2020. La produzione di carte e cartoni per imballaggio, che ha sempre guidato le positive dinamiche del settore (anche nel 2020 con qualche eccezione), è scesa nel mese di luglio del 4%, del 7.5% sono diminuite le carte e cartoni per cartone ondulato.