Clini: “Nuovo incarico ai Noe. Nessuna deroga o proroga per l’utilizzo di Malagrotta”
L’iniziativa è stata adottata dopo la pubblicazione di un documento che confermerebbe la necessità delle misure a Roma da parte della Commissione per le petizioni del Parlamento europeo
“Ho incaricato di nuovo il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di accertare l’effettiva capacità di trattamento e recupero dei rifiuti negli impianti di Roma, mentre confermo di non avere in previsione alcuna deroga o proroga circa l’ulteriore utilizzo della discarica di Malagrotta”. Lo rende noto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini in una nota, dopo la pubblicazione del documento della Commissione per le Petizioni del Parlamento Europeo che confermerebbe la necessità e l’efficacia delle misure intraprese. “La relazione della Commissione, approvata dal Parlamento Europeo, descrive una situazione che è stata superata dal decreto ministeriale del 3 gennaio. Il decreto infatti è finalizzato ad attuare pienamente la legislazione italiana e le direttive europee, senza il ricorso a deroghe o a poteri straordinari, così come suggeriscono anche i parlamentari europei nella loro relazione.”
“Il provvedimento - aggiunge - è basato sul principio della responsabilità delle amministrazioni, che devono assicurare ordinariamente il rispetto delle leggi in linea con gli obiettivi, stabiliti dal Patto per Roma, di aumentare progressivamente la raccolta differenziata e il recupero dei rifiuti, riducendo drasticamente il conferimento in discarica”. Il decreto prevede poi che venga esercitato potere sostituivo nei confronti delle amministrazioni che non attueranno quanto stabilito per il completo e pieno rispetto delle leggi e delle direttive europee in materia di gestione dei rifiuti.
Poi il ministro fa alcune precisazioni. “Il rapporto della Commissione rappresenta anche l’occasione per far presente che, al contrario di quanto stabilito dal decreto del 3 gennaio, il Tar del Lazio ha invece bloccato il programma degli interventi finalizzato al recupero e alla riduzione del conferimento in discarica, con motivazioni che non hanno alcun riferimento alle leggi in vigore e alle direttive europee. L’ordinanza del Tar rischia di autorizzare di fatto la continuazione del conferimento nella discarica di Malagrotta di rifiuti non trattati ed espone l’Italia e Roma al rischio di provvedimenti europei dal tono ben diverso da questa relazione della Commissione per le Petizioni”.
Qui il testo della relazione della Commissione per le petizioni del Parlamento europeo