#Iolabuttolì: la campagna antilittering con Casa Surace coinvolge altre star del web
L’iniziativa di Save the Planet e JTI Italia contro l'abbandono dei piccoli rifiuti torna e si amplia con nuovi testimonial: da Angelica Massera a Il Matricomio, i social scelgono la strada della sostenibilità
Un piccolo gesto può fare una grande differenza: questo il messaggio di #IoLaButtoLi, la campagna anti-littering promossa da Save The Planet e JTI Italia che torna a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla tematica del corretto smaltimento dei piccoli rifiuti di uso quotidiano. Dopo il successo dello scorso anno, la campagna ha infatti ottenuto il riconoscimento del Ministero dell’Ambiente grazie alle oltre 10 milioni di visualizzazioni ricevute, i ragazzi di Casa Surace con il loro stile scanzonato e provocatorio torneranno a promuovere la sostenibilità ma non da soli.
I volti noti del web
Combattere l’abbandono dei piccoli rifiuti è infatti una sfida che si può vincere soltanto insieme e così, quest’anno insieme a Casa Surace la sfida per un mondo più pulito - una vera e propria challenge di sostenibilità - è stata raccolta da alcuni dei volti più noti del web come Angelica Massera, i Badaboom, Il Matricomio, Isabo e Raissa&Momo. (Qui il video della campagna 2021). “La campagna #iolabuttoli, insieme al Manifesto Anti Littering - il manifesto interattivo rivolto a cittadini, imprese e amministrazioni locali per sottoscrivere un impegno congiunto per un futuro sostenibile, che nei primi mesi ha già ricevuto migliaia di adesioni - rappresentano un passo importante per sensibilizzare tutti noi ad un problema concreto, come quello dei piccoli rifiuti - afferma Elena Stoppioni, Presidente di Save The Planet Onlus - “Per noi è centrale passare dall’opinione all’azione e siamo orgogliosi che alcuni dei volti più noti del web abbiano risposto con entusiasmo alla nostra call to action, dimostrando come sostenibilità non sia solo una parola, ma un vero e proprio impegno”.
Parte integrante del cambiamento
Ogni giorno sono migliaia le tonnellate di plastiche e materiali pericolosi che entrano a far parte del nostro ecosistema e questa cattiva abitudine rappresenta purtroppo un fenomeno in crescita, legato a uno stile di vita improntato all’usa e getta sempre più diffuso. La soluzione? Secondo STP e JTI Italia non può essere solo limitarsi a raccogliere i rifiuti, per quanto utile, o ricorrere a multe e ammende: tutti dobbiamo sentirci parte integrante del cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.