Materials under control, arriva il protocollo per i materiali di consumo degli uffici
Il protocollo, sviluppato da RINA in collaborazione con la startup Circularity, colma un vuoto normativo per guidare le imprese verso una gestione più consapevole ed efficiente di tutti i materiali di consumo, a iniziare dalla plastica e dalla carta
Le imprese che vogliono gestire in maniera responsabile ed efficiente i materiali di scarto in carta o plastica nell’ambito delle attività di ufficio ora potranno farlo più facilmente grazie al protocollo Materials Under Control, che si pone l’obiettivo di guidare le imprese verso una gestione consapevole, responsabile ed efficiente dei materiali di consumo che vengono utilizzati giornalmente nei loro uffici e nei processi che non rientrano nei cicli di produzione industriale. Lo hanno sviluppato RINA, società multinazionale di testing, ispezione, certificazione e consulenza ingegneristica, e la startup e società benefit Circularity.
Un vuoto normativo
Se per le attività di produzione industriale esistono protocolli e sistemi per il controllo di gestione che aiutano le aziende ad essere efficienti e a gestire al meglio i costi delle materie prime, per i materiali di consumo utilizzati dalle organizzazioni per le attività di ufficio e al di fuori dei processi produttivi non ci sono ad oggi indicazioni normative per la gestione di questi materiali, né nell’ottica dell’ ottimizzazione dei costi né per minimizzarne l’ impatto ambientale.
Le organizzazioni che avranno implementato il protocollo avranno l’attestazione di Organizzazioni Materials Under Control, ovvero organizzazioni che fanno un uso consapevole e controllato (senza dispersione o sprechi) dei materiali di consumo, in particolare della plastica e della carta, che scelgono e utilizzano materiali sostenibili (riciclati o certificati), che hanno adottato specifiche azioni risultate efficaci nella riduzione graduale e continua di tali materiali nonché nella gestione (recupero e valorizzazione) dei relativi rifiuti. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra RINA, che vanta oltre quarant’anni di esperienza nell’ambito delle tematiche dell’ambiente e della sostenibilità di organizzazioni, prodotti, servizi, processi e sistemi, e Circularity, startup innovativa e società benefit che ha sviluppato la prima piattaforma digitale che, mettendo in rete gli attori del processo di produzione, trasformazione e gestione dei rifiuti, permette di avviare percorsi di economia circolare.
Le quattro fasi del protocollo
Il protocollo Materials Under Control si articola in quattro fasi:
Consapevolezza e definizione del contesto, dedicata alla comprensione del protocollo e alla definizione dell’ambito in cui verrà applicato;
Studio e valutazione della situazione corrente, con focus sulla raccolta dati relativa ai materiali e ai relativi flussi in azienda;
Studio e valutazione di interventi mirati, legata all’analisi dei dati, alla stesura di obiettivi e all’identificazione degli indicatori chiave nei processi aziendali coinvolti (ossia dei KPI);
Verifica dell’implementazione richiesta e della conseguente riorganizzazione.Grazie a queste linee guida, le imprese di ogni settore saranno accompagnate verso l’adozione di nuovi sistemi di gestione dei materiali di consumo come la plastica e la carta e nell’attuazione di specifiche azioni che hanno come obiettivo ultimo la riduzione graduale di questi materiali e una loro gestione virtuosa, riducendo fino ad azzerare il rischio di dispersione nell’ambiente e la produzione di rifiuti.
I commenti
“Il nostro punto di partenza è sempre rivolto alla valorizzazione dei materiali e degli scarti, che possono e sempre di più devono diventare risorse. Molte aziende non hanno una gestione consapevole dei materiali di uso corrente utilizzati per le loro attività day-by-day dal punto di vista del loro impatto ambientale e della conseguente produzione di rifiuti. Fino ad oggi non c’erano indicazioni concrete su come lavorare in questo senso”, ha commentato Alessandra Fornasiero (nella foto), CEO e co-founder di Circularity. “Il protocollo Materials Under Control si inserisce in questo vuoto normativo, lo colma e punta a guidare le imprese fornendo loro uno strumento di lavoro efficace, messo a punto grazie all’esperienza che noi e RINA abbiamo maturato sul campo nell’ambito dell’economia circolare. Applicare il protocollo Materials Under Control consente alle imprese di migliorare il loro impatto ambientale e, di conseguenza, costituisce un’utile leva per la reputazione e l’impegno verso la sostenibilità”. “La crescente sensibilità di istituzioni e consumatori sui temi ambientali sta spingendo le organizzazioni ad adottare iniziative volte alla riduzione della propria impronta ambientale - ha dichiarato Emanuele Castagno, Executive Vice President di RINA. - L’assenza di linee guida chiare e di protocolli di gestione strutturati e adeguati alle specifiche realtà al di fuori del processo produttivo industriale, fa aumentare il rischio che si adottino pratiche ‘fai da te’ che risultano in ultima analisi inefficaci e costose, che si demonizzino alcuni materiali o che vengano promosse iniziative poco efficaci di greenwashing. Con il protocollo intendiamo fornire un supporto concreto a tutte le organizzazioni interessate ad abbracciare un nuovo tipo di gestione dei materiali di consumo”.
Circularity e RINA
Circularity è una start up innovativa e società benefit a capitale 100% italiano, partecipata al 20% da Innovatec, azienda leader nel settore delle energie rinnovabili quotata al mercato AIM di Borsa Italiana. La startup è stata fondata a giugno 2018 da Alessandra Fornasiero, Camilla Colucci, Francesco Maltoni, Roberto Coizet. Circularity ha sviluppato la prima e unica piattaforma in Italia che mette in rete gli attori del processo di produzione, trasformazione e gestione dei rifiuti, per avviare percorsi di economia circolare. RINA fornisce un’ampia gamma di servizi nei settori Energia, Marine, Certificazione, Infrastrutture e Trasporti e Industry. Con ricavi netti nel 2019 pari a 476 milioni di euro, oltre 3.900 risorse e 200 uffici in 70 paesi nel mondo, RINA partecipa alle principali organizzazioni internazionali, contribuendo da sempre allo sviluppo di nuovi standard normativi.