Pitruzzella (Antitrust): la concorrenza aiuta a raggiungere gli obiettivi nella gestione rifiuti
Lo ha detto il presidente di Agcm durante un’audizione davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti
“Nel campo della gestione dei rifiuti urbani, la concorrenza contribuisce a raggiungere gli obiettivi ambientali“. Durante un’audizione davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, il presidente dellAntitrust Giovanni Pitruzzella ha confermato quanto già detto nelle conclusione dell’indagine Sulla gestione dei rifiuti: ha sottolineato l’esistenza di una “struttura monopolistica del sistema italiano di assolvimento degli obblighi ambientali di riciclaggio e recupero dei rifiuti di imballaggi, che costituiscono una parte significativa della frazione differenziata dei rifiuti urbani”.
Il presidente dell’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha ricordato innanzitutto che, per questa specifica tipologia di rifiuti, dalla metà degli anni ’90 tutti gli Stati membri dell’Ue hanno introdotto nei loro ordinamenti sistemi di compliance (conformità normativa) agli obblighi ambientali che derivano dal diritto europeo. Questi prevedono l’estensione della responsabilità dei produttori in materia di imballaggi nella fase successiva al loro consumo. Tutto ciò per “fare in modo che essi finanzino il costo dell’inquinamento provocato con l’immissione di tali beni sul mercato”, in base al principio “chi inquina paga”. “In Italia - ha proseguito il presidente Pitruzzella - questo ruolo è svolto quasi esclusivamente dal sistema Conai”.
E perciò l’Autorità ha recentemente concluso un’istruttoria nei confronti di questo consorzio e del Corepla (filiera della plastica) che s’è concluso con l’accettazione di una serie di impegni da parte dei due operatori, “volti a circoscrivere il ruolo di Conai nelle procedure di riconoscimento dei sistemi autonomi e a disciplinare i rapporti economici tra questi ultimi e Corepla nella fase successiva al riconoscimento”.
“Tali scelte organizzative - secondo Pitruzzella - producono effetti negativi sulla concorrenza nel mercato della vendita degli imballaggi, in quanto sterilizzano la valenza concorrenziale dell’onere di gestione dei rifiuti da imballaggio”. Da qui, la conclusione che “è necessario che i produttori sostengano effettivamente e interamente gli oneri di gestione dei rifiuti derivanti dal consumo dei loro imballaggi e che i prezzi di questi ultimi riflettano adeguatamente il loro futuro onere di gestione, ovvero la loro maggiore o minore riciclabilità”.