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​La Regione Emilia-Romagna approva il piano rifiuti, più differenziata e meno inceneritori

where Bologna when Lun, 16/05/2016 who redazione

L'obiettivo è di ridurre la produzione pro-capite di rifiuti del 20-25%, mentre la raccolta differenziata dovrà arrivare al 73%

La Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato il piano dei rifiuti, ma solo con i voti del Pd e le opposizioni fuori dall'aula. Con 27 voti favorevoli, due astenuti (i consiglieri di Sel) e un solo contrario (Piergiovanni Alleva dell'Altra Emilia-Romagna) il provvedimento, nato ai tempi della giunta Errani ed ereditato dalla nuova amministrazione, è diventato legge. Il sì è arrivato dopo una vera e propria maratona, con 982 osservazioni discusse e 11 sedute di commissione da gennaio.

rifiutivedutaaereadiscaricatremontiimola600x.jpgIl piano punta a ridurre al 5% il conferimento dei rifiuti in discarica (nel 2020 resteranno quelle di Ravenna, Imola e Carpi) e a diminuire il numero degli inceneritori (ne chiuderanno due, quelli di Piacenza e Ravenna). L'obiettivo è poi ridurre la produzione pro-capite di rifiuti del 20-25%, aumentare il riciclo di carta, legno, vetro, plastica, metalli e organico al 70%, mentre la raccolta differenziata dovrà arrivare al 73%.

Il piano, spiega in una nota il relatore di maggioranza Luca Sabattini, consigliere Pd, “traccia la strada per raggiungere gli obiettivi europei di tutela ambientale, senza costruire nuovi impianti, diminuendo i conferimenti in discarica e riducendo l'utilizzo degli esistenti. Introduce inoltre elementi di prevenzione, riuso, riciclo e smaltimento attraverso il recupero di energie e lo sviluppo delle filiere del recupero. È un piano dinamico, verificato da monitoraggi costanti, che porta ancor più l'Emilia-Romagna ai vertici delle realtà virtuose europee”.

Il capogruppo Pd in Regione, Stefano Caliandro, vede affermarsi “una nuova visione, che è anche di tipo culturale, della gestione dei rifiuti, che promuove il riciclo e la prevenzione, responsabilizza i cittadini, le istituzioni e le imprese, e consegna alle generazioni future un territorio più pulito, sano e stabile dal punto di vista economico”. Ad oggi “abbiamo superato gli standard europei e intendiamo attestarci al 2020 tra le migliori realtà europee per virtuosità”.

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La discarica di Imola
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