Con SACE e UniCredit il packaging alimentare italiano vola in India
Colines, IMS Technologies e il Gruppo Bobst sono le tre aziende che realizzeranno una linea produttiva di imballaggi per la indiana Chiripal Poly Films
SACE e UniCredit supportano la filiera italiana del packaging alimentare in India. Obiettivo: sostenere la realizzazione di un nuovo impianto chiavi in mano ad alto contenuto Made in Italy per Chiripal Poly Films, grande produttore indiano specializzato in soluzioni di imballaggio flessibile.
L’operazione
Nell’ambito dell’operazione, SACE ha garantito, tramite un Express Buyer Credit, un finanziamento di 7,71 milioni di euro erogato da Unicredit in favore di Chiripal Poly Films per supportare tre contratti assegnati a Colines, IMS Technologies e Bobst Manchester destinati alla fornitura di una linea completa di macchinari e componenti. L’operazione di Express Buyer Credit, che è una declinazione del Credito Acquirente tradizionale volto a velocizzare il processo di negoziazione della documentazione finanziaria con riduzione anche dei costi associati, è la prima nel suo genere sottoscritta da una banca italiana e conferma ulteriormente la volontà di UniCredit e SACE di supportare la supply chain italiana con soluzioni taylor made. L’operazione, infatti, consente agli esportatori di associare alle offerte commerciali un’offerta finanziaria per il buyer che renda più competitiva la proposta, dando la possibilità all’acquirente di dilazionare il pagamento dell’investimento negli anni.
Cosa viene finanziato
Nel dettaglio, Colines realizzerà una linea completa di coestrusione per la produzione di CPP e CPE film, inclusi servizi di engineering, installazione, training e ultimazione dei lavori prevista per febbraio 2023; IMS Technologies fornirà due tagliaribobinatrici, i macchinari necessari per tagliare il materiale da imballaggio, mentre Bobst si occuperà del metallizzatore sottovuoto, una macchina che produce una finitura metallica lucida sui materiali, entrambi complementari alla linea di produzione. I macchinari saranno installati a Hyderabad, capoluogo dello stato di Telangana nell’India Meridionale, uno dei principali centri per l’industria tecnologica del subcontinente indiano.
Lo scenario
L’India è destinata a superare la Cina come Paese più popoloso al mondo già nel 2023, con una forte crescita dei redditi privati e un incremento dei consumi che la renderà un mercato molto attrattivo per le imprese italiane. Oltre ai settori interessati dai piani di sviluppo industriale, come ad esempio infrastrutture e trasporti, energy e manifattura, l’ampiezza del mercato domestico offre interessanti opportunità nei beni di consumo, come pure lungo tutta la filiera del food and beverage. Inoltre, Nuova Delhi rappresenta anche uno dei mercati alternativi per il rifornimento strategico di alcune materie prime per le imprese italiane, come ad esempio argilla, ghisa, ferro e acciaio. L’India raggiungerà il tasso di crescita più elevato tra le principali economie mondiali nel 2022 (circa +7%), con effetti positivi anche per le vendite oltreconfine italiane, previste a +13,1% dopo l’ottimo risultato conseguito nei 12 mesi precedenti. Per le esportazioni italiane in valore, la spinta maggiore arriverà dai beni intermedi (+19,9%), in particolare chimica (+19,2%) oltre al food processing, cura della persona e metalli (+23,6%), settore che è stato capace di attrarre più di 16 miliardi di dollari di investimenti esteri nel periodo 2000-2021, mentre tra i beni di investimento, che compongono la metà dell’export nel Paese, la meccanica strumentale registrerà un incremento dell’11,1%.