L’Università di Pisa lancia un’app per ridurre i rifiuti e aumentare la differenziata
Con una popolazione universitaria di 50mila persone l’obiettivo è ridurre gli imballaggi e aumentare di almeno 20 punti la raccolta differenziata. L’aiuto di Conai e Contarina
Una app per controllare la tipologia e la quantità di rifiuti nei cestini, capace di elaborare report ed educare gli utenti per migliorare la raccolta differenziata. È una delle iniziative del progetto N0W (Nearly Zero Waste), il nuovo piano per la gestione dei rifiuti dell’Università di Pisa. Obiettivo: rendere più sostenibile l’ambiente universitario anche con l’aiuto dell’Intelligenza artificiale.
Il progetto
Il progetto, elaborato dalla commissione per la sostenibilità di ateneo insieme a Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) e Contarina, è stato presentato il 7 maggio in occasione della firma del protocollo d’intesa “Pisa sostenibile” fra Comune e Università di Pisa. N0W è partito da una valutazione dell’impatto antropico della popolazione universitaria, circa 50mila persone fra studentesse, studenti e personale. Secondo una stima a campione la produzione annua di rifiuti è di circa 50 chili pro capite (escluse le mense universitarie). In totale sarebbero oltre 350 le tonnellate di multimateriale prodotte, 1000 quelle di carta e circa 1200 le tonnellate di rifiuti indifferenziati.
Le iniziative
Per gestire correttamente la raccolta differenziata e arrivare in futuro a produrre meno rifiuti verranno messe in campo varie iniziative, a cominciare da campagne di comunicazione e formazione in tutto l’Ateneo. Fra le azioni previste ci sono nuovi distributori per bevande e snack con la riduzione degli imballaggi e l’introduzione di materiale compostabile che sarà raccolto come frazione organica, il potenziamento dell’uso delle borracce e degli erogatori d’acqua per ridurre la plastica mono-uso, l’istituzione di una procedura per organizzare “Eco eventi” in ateneo, la creazione di eco isole funzionali alla raccolta differenziata.