Addio al mercato tutelato, AIGET: la rivoluzione delle bollette va fatta prima del 2018
Per l’associazione dei grossisti e trader va anche superata la confusione tra tutela di prezzo e tutela dalla povertà energetica
Michele Governatori e Paolo Ghislandi, rispettivamente presidente e segretario generale di AIGET, l’associazione indipendente di oltre 50 trader e venditori di energia, sono stati ascoltati in settimana dalla 10° Commissione del Senato in merito alla bozza di ddl “Concorrenza” attualmente all’esame della Commissione.
Il prezzo calmierato disincentiva l’utente - Per AIGET il completamento della liberalizzazione retail con la fine delle tariffe cosiddette di “tutela” non va rinviato (se mai anticipato) rispetto al 2018. E va superata la confusione tra tutela di prezzo e tutela dalla povertà energetica, quest’ultima da gestire con un bonus sociale rafforzato. Oggi il sistema del prezzo calmierato disincentiva la scelta attiva del fornitore da parte del cliente e rende quindi meno efficace il mercato, con un circolo vizioso per cui una parte fondamentale (i consumatori) viene indotta a non svolgere il proprio ruolo.
Perché la data del 2018 sia rispettata, secondo AIGET, occorre spezzare il collegamento perverso che subordina la realizzazione di condizioni quali l’operatività del Sistema Informativo Integrato e il rispetto del brand unbundling al mantenimento della data, intervenendo quindi sul comma 2 dell’art. 30 della bozza di ddl. Il permanere di questa condizione - sostiene Aiget - incentiverebbe gli operatori che hanno interesse a rimandare l’apertura del mercato a comportamenti addirittura contrari alle norme già consolidate.