Oneri di sistema, Aiget: necessario un approccio sistemico a tutela degli operatori
L’associazione dei grossisti chiede che il tema venga affrontato con un approccio sistemico per tutelare tutti i soggetti della filiera
La questione degli oneri di sistema è ormai da mesi caratterizzata da una grave incertezza regolatoria. La necessità di trovare una rapida soluzione a questo stallo è indiscutibile, ma dovrà tenere in considerazione il fatto che il progressivo incremento dell'incidenza degli oneri di sistema in bolletta e la contestuale diffusione tra i clienti finali del fenomeno della morosità rendono il peso dell'attività di riscossione oggi svolta dal venditore sempre più insostenibile. Lo si legge in una nota di Aiget.
L’associazione dei grossisti chiede che il tema venga affrontato con un approccio sistemico, volto a tutelare tutti i soggetti della filiera interessati dalla riscossione e dal versamento degli oneri: società di vendita, imprese di distribuzione e destinatari finali degli incentivi coperti con gli oneri.
In particolare, l'intervento dovrebbe svolgersi lungo due direttrici: la prima riguarda il necessario contrasto al fenomeno della morosità, sia attraverso un rafforzamento degli strumenti già in essere, sia con l'introduzione di nuove misure che consentano una graduale ma decisa riduzione del peso economico degli oneri non incassati; la seconda linea di intervento dovrebbe invece riguardare le modalità di riscossione degli oneri, per le quali dovrebbe essere sin da subito garantita una corretta allocazione del rischio credito. Questo modello - si legge nella nota - potrebbe, almeno transitoriamente, configurarsi come il mantenimento da parte del venditore del ruolo di riscossore degli oneri, mutuando con modalità semplificate dalla regolazione esistente per il Servizio di Salvaguardia la possibilità, per i venditori che si siano dimostrati virtuosi, di essere rimborsati per la quota non incassata. Si potrebbe contestualmente valutare l'attribuzione di un ruolo all'Agenzia delle Entrate, su modello di quanto già presente per il Canone RAI.
Massimo Bello, Presidente di AIGET, sottolinea come "la questione degli oneri di sistema nasce da un'impostazione originaria del settore elettrico che poi, nel tempo, si è rivelata estremamente penalizzante per chi fornisce energia. Fatto 100 l'importo da fatturare, due terzi circa sono ormai ora relativi a imposte, compensi e oneri di
competenza di altri. Dunque, ai fornitori di energia sino ad oggi è stato chiesto di incassare per tutti, senza alcuna remunerazione e impegnando anche ingenti risorse patrimoniali proprie per prestare garanzie sull'incasso di altri. Nel tempo, il meccanismo si è rivelato sempre più insostenibile per la progressiva crescita delle morosità e per l'incremento continuo degli oneri generali di sistema. Finalmente è stato poi riconosciuto da recenti sentenze che almeno la parte di oneri generali di sistema non può essere di competenza dei fornitori (si tratta per lo più di incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate), ma compete semmai alla generalità dei clienti. Tutto questo non è altro che una ragionevole presa di coscienza della realtà, non si può infatti esser chiamati a fare da riscossori per terzi e ad assumersi tutto il rischio del mancato incasso se la componente oneri cresce in maniera esponenziale, non siamo società di factoring pro soluto”.