Analisi. Così l’intelligenza artificiale generativa trasformerà le utility
Lo studio presentato da Agici-Accenture rivela che nel comparto in Italia fino al 40% delle ore lavorate sarà trasformato dalla gen AI
L’intelligenza artificiale generativa (generative ai), nuova frontiera dell’innovazione tecnologica, trasformerà il settore delle utilities sotto tutti i punti di vista. I numeri sono significativi: si stima che, per le utilities, la generative AI potrà portare a un incremento della produttività fino al 25% a livello mondiale.
Queste sono alcune delle evidenze emerse dall’analisi Agici-Accenture presentata a Milano in occasione del workshop: “Le utilities nell’era della generative ai: ottimizzazione, competitività e gestione degli asset” organizzato dalle due società, alla presenza dei top manager delle principali aziende del settore.
Un fattore dirompente
La generative ai rappresenta un fattore trasformativo dirompente anche per il mondo delle utility e consentirà a tutti gli attori del mercato di ripensare radicalmente il modo in cui si svolgono processi e modalità di interazione con i consumatori. Ad esempio nel comparto delle utility in Italia fino al 40% delle ore lavorate sarà trasformato dalla gen ai, migliorando la produttività attraverso le potenzialità di questa innovativa tecnologia. “Vediamo una grande consapevolezza di questa potenzialità all’interno delle aziende Utilities nel mondo: 8 ceo su 10 stanno iniziando a comprendere come utilizzare la gen ai. È fondamentale, quindi, che le aziende investano in formazione del personale, in modo da cogliere appieno questo importante fattore di competitività”- rivela Claudio Arcudi, responsabile dell’industry group energy e utility in Europa di Accenture
La trasformazione del mondo delle utility
La gen ai trasformerà in modo sostanziale il settore industriale, a partire da tre direttrici principali definiti nell’analisi come “archetipi”: nuove modalità di interazione con i clienti, una ridefinizione degli asset aziendali attraverso l’incrocio fra “fisico” e “digitale” (phygital) e, infine, la progettazione di nuovi servizi, costruiti attorno ai lavoratori.
Per quanto riguarda il primo archetipo, si passerà dall’attuale modello multi-livello, in cui il primo, e unico, punto di contatto dei clienti con l’azienda avviene attraverso il servizio clienti, a un approccio “uomo+ macchina” con cui l’azienda si rapporterà sia con i clienti già esistenti che con quelli potenziali, migliorando radicalmente le interazioni sia in termini di e risoluzione di problemi che per attività di marketing e vendita.
Col secondo archetipo, l’attuale sistema di analisi degli asset incentrato sul mix fra dati derivati da internet of things e prove “sul campo” verrà sostituito da un modello in cui il mondo fisico e quello digitale convivono all’interno di un ecosistema intelligente, migliorando le performance, la qualità degli asset e la sicurezza lungo tutta la catena del valore.
In merito ai servizi erogati, infine, il passaggio sarà da un sistema in cui il lavoratore si serve di diverse risorse e strumenti a sua disposizione (gestione conoscenze e dati, sistemi di e-learning ecc) ad un altro in cui l’assistente digitale è “sempre presente” al suo fianco, fornendogli immediatamente ogni tipo di aiuto o informazione, generando così efficienza e favorendo la creatività.
Le azioni da adottare per le aziende
Le imprese dovranno mettersi in grado di sfruttare appieno la generative ai adottando innanzitutto un approccio di “reinvenzione”, operando in sinergia con partner qualificati per rivedere i percorsi dei clienti e le modalità di lavoro all’interno.
Sarà necessario poi costruire un modello flessibile per rendere l’intelligenza artificiale scalabile, accertarsi che questa venga usata in modo responsabile e senza generare rischi (Accenture calcola che il 28% dei lavoratori usi già la generative ai, il 50% dei quali senza supervisione) e riqualificare e riorganizzare la forza lavoro, che dovrà arrivare ad uno stato “liquido”, pronto cioè a modificare velocemente ruoli e compiti in modo da stare al passo dell’evoluzione tecnologica.
La portata dei cambiamenti in atto e l’elevata potenzialità delle ricadute positive di un efficace utilizzo della generative ai, a giudizio di Accenture è indispensabile un forte coinvolgimento dei ceo e del top management aziendale in questo processo, in modo da garantire una sostanziale adesione ai nuovi modelli organizzativi da parte di tutti i soggetti coinvolti internamente.
Lavorare in partnership, attraverso joint venture e collaborazioni strategiche per rafforzare in maniera sistemica le competenze in ambito tecnologico, è sicuramente un modo consigliabile per accelerare e guidare il cambiamento, così come è indispensabile dotarsi di sistemi sicuri di protezione del know-how e dei dati aziendali in modo da evitare la dannosa fuoriuscita di informazioni sensibili.
Al seguente link lo Studio completo: https://agici.it/wp-content/uploads/...