Bordate d’agosto: il sindaco di Brindisi vuole chiudere la ex Edipower. “Inquina”
“La proprietà ha ripreso a produrre senza avvisare”, accusa il primo cittadino Mimmo Consales. L’arrivo in porto di una nave carboniera
La centrale termoelettrica a carbone ex Edipower – Brindisi Nord è un impianto “obsoleto e destinato inevitabilmente ad essere definitivamente dismesso perché inquinante”. Lo afferma il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, che accusa gli attuali proprietari, l’utility A2a, di aver ripreso la produzione senza aver informato gli enti locali.
“Per anni – prosegue il sindaco – con il colpevole silenzio di gran parte degli attori di questo territorio, si è continuato a bruciare milioni di tonnellate di carbone provocando conseguenze per l’ambiente che sono sin troppo evidenti. Oggi è cambiata proprietà, ma evidentemente non si è modificato il sistema comportamentale. Scopriamo che si torna a produrre solo per l’arrivo in porto di una nave carboniera”. “Edipower – va avanti Consales – ha avuto negli anni scorsi la possibilità di riconvertire a gas l’impianto, ma ha pensato bene di non investire un euro in interventi di ambientalizzazione che avrebbero costituito l’unica seria garanzia per la salute dei cittadini e un’assicurazione sul futuro produttivo della stessa centrale”. “Se la nuova proprietà ha un piano industriale serio e credibile – aggiunge Consales – venga a proporlo alle istituzioni locali. In tal modo si potranno programmare tempi e sistemi di dismissione dell’impianto. In caso contrario, il comune di Brindisi sarà in prima fila a chiedere il rispetto dovuto ai cittadini e al nostro territorio”.
La questione sarà approfondita nel prossimo consiglio comunale. Ad ogni modo, conclude il sindaco, “nessuno pensi intanto di provocare divisioni tra le forze politiche proponendo solo sulla carta nuovi investimenti per poter continuare a sfruttare il nostro territorio, così come è avvenuto negli ultimi decenni”.