Depurazione. Il Commissario approva il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza
Nell’atto sono mappati i processi e le attività commissariali. Il Subcommissario Vaccari: “Si rafforzano presidi di legalità, mettiamo alla porta ogni tentativo illecito”
Il Commissario Unico per la Depurazione Maurizio Giugni ha approvato il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza della sua Struttura. Redatto in conformità alle indicazioni dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), seppure con qualche settimana di ritardo, il Piano rappresenta lo strumento operativo e strategico per prevenire fenomeni corruttivi, mitigare i rischi e, ove necessario, intervenire tempestivamente a tutela dell’amministrazione, garantendo allo stesso tempo la piena trasparenza dell’attività commissariale, che si occupa dell’uscita degli agglomerati italiani dalle procedure d’infrazione comunitaria in campo fognario-depurativo.
Il documento
Composto da un documento principale e da sei allegati, il Piano reca gli obiettivi strategici, analizza il contesto esterno ed interno in cui opera il Commissario Unico ed individua, nella mappatura allegata, alcuni processi ed attività riguardanti la struttura commissariale ritenuti sensibili, con la valutazione dei potenziali rischi corruttivi e l’individuazione delle relative misure per prevenirli. La Struttura, composta dal Commissario Giugni e dai due subcommissari Stefano Vaccari e Riccardo Costanza, non dispone di personale proprio, ma si avvale di società di Stato per la realizzazione delle diverse attività: tra queste Sogesid, Invitalia, Studiare Sviluppo, l’UTA della Presidenza del Consiglio e i Provveditorati alle Opere pubbliche. Per questo motivo, il Piano Anticorruzione si rivolge direttamente anche ai dipendenti, consulenti e collaboratori delle Società/Enti che operano col Commissario, nonché a consulenti ed esperti incaricati dalla Struttura. È prevista pertanto una connessione del Piano stesso con le misure adottate dalle società operanti col Commissario ed è individuato come strategico “il coinvolgimento di tutti i soggetti di cui il Commissario si avvale in tutte le fasi di individuazione, predisposizione ed attuazione delle misure anticorruzione”. Fanno parte del Piano anche gli allegati riguardanti gli obblighi di pubblicazione, la nuova modulistica per l’esercizio del diritto di accesso agli atti (semplice, generalizzato e documentale), nonché per segnalare condotte illecite (il cosiddetto whistleblowing) di cui i lavoratori siano venuti a conoscenza nell’ambito del rapporto di lavoro e delle attività svolte per il Commissario. “Entra così a regime – spiega il Subcommissario Stefano Vaccari, che ha coordinato la stesura del Piano su delega del Commissario Giugni – un set di azioni che rafforza ulteriormente, oggi e per il futuro, i presidi di legalità e trasparenza già esistenti nell’attività del Commissario. La Struttura opera in contesti difficili, con risorse economiche importanti e su temi molto sentiti dal territorio: la nostra priorità è avere allora le più solide garanzie di rispetto della legge, mettendo alla porta ogni tentativo corruttivo o di maladministration”.