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Il garante della privacy irroga una multa da 5 milioni a Hera Comm per attivazioni non volute

where Roma when Gio, 26/09/2024 who roberto

Venditori porta a porta scattavano fotografie del documento d'identità, per poi procedere all'attivazione della fornitura. Unc: non c'è pace per i consumatori

Il garante della privacy ha antitrust.jpgsanzionato Hera Comm per 5 milioni di euro per violazioni riscontrate nel trattamento dei dati personali di oltre 2.300 clienti.
 
I fatti
L'autorità, nel corso delle indagini, ha accertato che Hera Comm non ha adottato misure tecniche e organizzative adeguate a scongiurare l'utilizzo illecito dei dati dei clienti da parte degli agenti porta a porta. Quest'ultimi acquisivano le generalità degli interessati scattando fotografie del documento d'identità, per poi procedere a loro insaputa all'attivazione della fornitura. In alcuni casi gli agenti attivavano anche polizze assicurative, sottoscritte con firma falsa, inviate insieme ai contratti. Come se non bastasse era inadeguato anche il sistema di monitoraggio della società, che utilizzava delle telefonate di controllo per verificare la volontà del cliente, ma che nella maggior parte dei casi finiva con l'attivazione anche quando le chiamate non andavano a buon fine per l'irreperibilità della persona contattata. Nei reclami gli utenti lamentavano proprio di aver appreso dell'instaurazione del nuovo contratto solo dopo la ricezione da parte di Hera di documentazione sottoscritta con firma falsa o di comunicazioni per aggiornare lo stato di attivazione della fornitura, senza aver mai però avuto alcun contatto con la società. Alcuni reclami riguardavano anche l'inesatto o tardivo riscontro di Hera alle richieste di esercizio dei diritti ai sensi del regolamento privacy.
 
Il garante ordina misure correttive
Il garante, oltre alla sanzione pecuniaria, ha ingiunto alla società una serie di misure correttive, tra cui l'adozione di un sistema che preveda l'interruzione del processo di contrattualizzazione in caso di mancata risposta alla telefonata di controllo; nonché l'effettuazione di verifiche preventive e audit periodici per la valutazione dell'operato delle agenzie incaricate. La società dovrà inoltre stabilire specifici tempi di conservazione dei dati, distinti per categoria e finalità di trattamento.
 
Il commento di Unc
"Purtroppo non c'è pace per i consumatori nel settore energetico. Tra teleselling e agenti porta a porta, le attivazioni di contratti non richiesti fioccano" afferma Marco Vignola, vicepresidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "Come dimostra questa sanzione, non solo le società energetiche dovrebbero rivolgersi solo a call center e agenzie serie, ma poi dovrebbero anche adottare tutte le verifiche opportune per evitare usi illeciti dei dati o pratiche scorrette, ad esempio ricontattando il cliente per verificare la sua effettiva volontà" prosegue Vignola. "Suggeriamo, comunque ai consumatori di non cambiare mai fornitore rispondendo a una proposta telefonica o porta a porta, perché non si ha il tempo di verificare l'effettiva convenienza dell'offerta e si è sottoposti alla pressione psicologica del venditore. L'unica via è andare sul Portale offerte di Arera" conclude Vignola.

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agcm