Iren/2 - Approvato il bilancio 2016: dividendo in crescita del 14%
Il Gruppo ha più che raddoppiato la propria capitalizzazione di Borsa fino a quota 2,5 miliardi di euro, rispetto agli 1,2 miliardi di inizio 2015
Iren ha approvato il Bilancio 2016 e la proposta di dividendo, pari a 6,25 centesimi di euro, con un aumento del 14% rispetto a quanto distribuito nel 2016 e superiore rispetto ai target del piano industriale. L’Assemblea ha infatti deliberato la proposta che verrà messo in pagamento a partire dal 21 giugno prossimo. Non solo: rispetto a inizio 2015, il Gruppo Iren ha più che raddoppiato la propria capitalizzazione di Borsa, fino a quasi 2,5 miliardi di euro, rispetto agli 1,2 miliardi di inizio 2015 a testimonianza di un apprezzamento del mercato sulla capacità della società di raggiungere gli obiettivi del piano industriale.
Nel Piano Industriale fondato su 4 pilastri strategici, si rinnova l'attenzione verso il cliente che diventa perno strategico dell’azione del Gruppo come testimoniato dai risultati della recente indagine di customer satisfaction condotta da Cerved Group che hanno indicato nel 93,9% la percentuale di clienti Iren soddisfatti del servizio offerto dalla multiutility.
Il bilancio approvato dall’Assemblea ha visto ricavi in crescita del 6,1% a 3,2 miliardi di euro e un margine operativo lordo di 814,2 milioni di euro, in crescita del 20,1% rispetto al 2015 grazie al contributo sia dei business regolati sia di quelli non regolati. A tale risultato hanno contribuito tutte le business unit, a conferma dell’eccellente bilanciamento del portafoglio di business del Gruppo. L’utile netto è stato pari a 174,0 milioni di euro, in forte incremento (+47,2%) rispetto a 118,2 milioni di euro registrati nel corso del 2015.
Completa il quadro particolarmente positivo la riduzione del rapporto debito netto/Ebitda a 3.0x, un risultato raggiunto in anticipo di 2 anni rispetto ai target di business plan che garantisce una maggiore flessibilità finanziaria per cogliere eventuali future opzioni di crescita.
Particolarmente importante è stata poi la crescita per linee esterne, segnata in particolare dal consolidamento di TRM (la società che gestisce il termovalorizzatore di Torino) e di Atena (la multiutility di Vercelli attiva sia sulla filiera energetica sia sui business regolati).