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Si punta allo scambio di conoscenze sull’uso delle reti gas come vettori per l’idrogeno

Italgas e l'australiana Jemena hanno firmato un accordo di collaborazione per lo scambio di conoscenze ed esperienze nella gestione delle reti, con attenzione particolare sull'innovazione tecnologica e sulla decarbonizzazione. Oggetto della collaborazione le soluzioni digitali per la trasformazione delle reti del gas in vettori e sistemi di stoccaggio di gas rinnovabili come l'idrogeno, il biometano e il metano sintetico, e i sistemi di 'misurazione intelligente ', in particolare sui contatori di ultima generazione, sulla sensoristica integrata e l'impiantistica al servizio delle reti.
 
Reti gas per 9 milioni di clienti
Italgas e Jemena si confronteranno anche sulla ‘customer experience’, nonché sull'affidabilità e sulla sicurezza della rete di distribuzione, con particolare riferimento ai sistemi di monitoraggio per il contenimento delle fughe di gas. L'intesa, sottoscritta dall'amministratore delegato di Italgas Paolo Gallo e dall'omologo australiano Frank Tudor, mette insieme due aziende ‘leader’ nella distribuzione di gas naturale nei rispettivi Paesi: Italgas, con 73mila chilometri di condotte e Jemena, con 25mila chilometri nel New South Wales. Complessivamente, le due aziende forniscono gas a oltre 9 milioni di clienti nei due Paesi.
 
Power to gas
La partnership consentirà inoltre a Italgas e Jemena di confrontarsi sui rispettivi piani di sviluppo di tecnologie innovative, a cominciare dal 'power to gas'. Entrambe le aziende hanno infatti messo in cantiere la realizzazione di progetti-pilota, rispettivamente nel Sud della Sardegna e a Sidney, per sperimentare come il surplus di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili possa essere stoccato e movimentato sotto forma di gas rinnovabili, valutando anche il loro uso in ambito domestico, commerciale e di trasporto.
 
Le dichiarazioni
"Il percorso di digitalizzazione avviato da Italgas nel 2017 - ha commentato l'amministratore delegato Paolo Gallo - ha prodotto immediati risultati, trasformando il Dna dell'azienda fino a elevarla al ruolo di benchmark globale". "Lo scambio di esperienze con realtà internazionali - aggiunge - è per questo non solo un'opportunità, ma una necessità per continuare a crescere attraverso il confronto e la contaminazione positiva. Sono per questo lieto che, dopo partner europei, americani e asiatici, questa nuova collaborazione con Jemena ci consenta di approdare in un nuovo continente alla scoperta di soluzioni innovative e best practice, a cominciare dalla tecnologia Power to Gas, un progetto sul quale puntiamo con convinzione per le grandi potenzialità nell'ambito del processo di transizione energetica". "Australia e Italia - ha affermato il 'managing director' di Jemena Frank Tudor - stanno affrontando molte delle stesse sfide nel percorso verso un futuro low-carbon e siamo convinti che questa partnership ci permetterà di condividere conoscenze, imparare l'uno dall'altro e, infine, accelerare il processo di introduzione di nuove tecnologie sul mercato". Secondo il manager australiano, l'accordo di collaborazione è "un grande risultato per i clienti di entrambi i Paesi, che desiderano usufruire del gas, compresi i gas rinnovabili come l'idrogeno e il biometano, sia oggi sia in futuro".
 
Conti in ordine nel 2020 - Il Covid non ferma il processo di cambiamento di Italgas. Nel 2020, l'anno della "più grave crisi globale dal dopoguerra" secondo l'amministratore delegato Paolo Gallo, il Gruppo ha realizzato ricavi rettificati in crescita del 6% a 1,33 miliardi di euro, un utile netto rettificato attribuibile in sostanziale tenuta (+0,1% a 345,4 milioni) e investimenti in progresso del 5,1% a 777,5 milioni. Balza invece dell'8,2%, a 27,7 centesimi, il dividendo. La rete di distribuzione è cresciuta oltre quota 73mila chilometri grazie anche alla Sardegna, che è all'80% del completamento dei 1.100 chilometri in progetto, e alle nuove acquisizioni. In aumento a 7,7 milioni i contatori attivi.