Miracolo a Roma. Ama ha “recuperato” al lavoro 400 dipendenti che ora puliranno le strade
Tutto merito di un’accelerata alle visite mediche e della sospensione dello stipendio per chi non si presentava tra il personale di inidonei parziali
Ama, la municipalizzata che si occupa della gestione rifiuti a Roma, è riuscita nel non facile compito di recuperare al lavoro quasi un sesto dell’organico: si tratta dei cosiddetti inidonei parziali che non possono effettuare lavori pesanti ma possono essere delegati ad altre mansioni.
Come ha ricordato Il Messaggero, non si tratterebbe di falsi invalidi ma di persone che hanno usufruito del caos organizzativo di Ama, che negli ultimi anni non aveva più effettuato controlli periodici con regolarità.
Le mosse vincenti
Due le mosse vincenti: è stata data un’accelerata alle visite mediche ed è stato inoltre sospeso lo stipendio ai dipendenti che rimandavano o si rifiutavano di presentarsi dal medico. Tra gennaio e marzo, ad esempio, il numero di inidonei totali è passato da 255 a 123 unità, per poi arrivare ai 60 di oggi, anche incentivando l’uscita di chi non era in condizioni di lavorare. In primavera, poi, la municipalizzata ha discusso su come utilizzare al meglio questo personale: al tavolo di confronto non solamente visite mediche e controlli ma anche la necessità di creare una figura apposita professionale, quella dell’addetto allo spazzamento leggero.
La carica dei 400
Alla fine 400 tra i dipendenti precedentemente inidonei hanno accettato di tornare a mansioni più operative, come lo spazzamento e il lavaggio delle strade. Gli inidonei parziali, dunque, sono stati collocati in squadre di due nei punti nevralgici della Capitale, dove ci sono più turisti e monumenti o nei quartieri più popolosi e a maggior ragione nei pressi di ospedali e scuole. Verranno creati dei veri e propri presidi dove gli addetti puliranno la città.