Ravanelli (A2a): “L’obiettivo è limitare l’impatto sociale degli esuberi”
Partito il confronto con i sindacati. Anche nel 2013 il focus del gruppo sarà sull’indebitamento. “Il taglio del costo del lavoro è marginale rispetto a quello dei costi esterni previsto nel piano di efficientamento”
A2a punta a trovare coi sindacati “percorsi per limitare l’impatto sociale” dei 350 esuberi, già annunciati, e della cassa integrazione ordinaria per trecento addetti degli impianti di Cassano, Turbigo, Sermide e Chivasso. “Abbiamo aperto un tavolo con le parti sociali e c’è una trattativa in corso basata sulla comprensione reciproca”, ha affermato il direttore generale della multiutility lombarda, Renato Ravanelli, in una conference call.
“Dobbiamo trovare un punto di incontro – ha proseguito – considerando la volontà del management di fare un’azione non drammatica dal punto di vista dell’impatto sociale”. Il manager, oltre a quella della Cig, ha sottolineato che un’altra leva è quella dei percorsi per anticipare la pensione.
Ravanelli, poi, ha definito il taglio del costo del costo del lavoro “marginale” rispetto a quello dei “costi esterni” previsto nel piano di efficientamento del gruppo. Interpellato sulle ragioni degli interventi, ha spiegato: “Sappiamo che continueremo ad avere anni difficili con margini contratti. Su queste società si devono fare investimenti e la leva del debito per finanziarli non è più percorribile”. Riguardo ai risultati del 2012, tra i motivi di soddisfazione ha accennato alla generazione di cassa netta per 732 milioni, che ha quasi interamente ripagato il debito di un miliardo acquisito per Edipower, e ha sottolineato come – anche nel 2013 – A2a manterrà il focus sul miglioramento del rapporto tra posizione finanziaria netta e margine operativo lordo, già sceso l’anno scorso da 4,4 a 4,1. “Avere 3 come primo numero del rapporto è un obiettivo per fine 2013”, ha assicurato.