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Trimestrali, A2a: utile netto in crescita grazie alla scissione Edipower, ma ricavi in calo

where Milano when Lun, 16/05/2016 who michele

I ricavi consolidati, pari a 1.287 milioni di euro, si sono ridotti principalmente a seguito della riduzione dei ricavi di vendita di energia elettrica sui mercati all’ingrosso

a2aingressosedemilano.jpgApprovato dal cda di A2a il resoconto di gestione al 31 marzo scorso. Il primo trimestre 2016 ha visto una scenario energetico e climatico particolarmente penalizzante, caratterizzato dalla flessione della domanda di energia elettrica e gas a livello nazionale (rispettivamente -1,5% e -0,4%); da una considerevole e generalizzata riduzione dei prezzi delle commodities (petrolio -36%; gas -40%; PUN Baseload -24%); da un inverno più mite dell’anno scorso, seppur di poco, e da minori precipitazioni, con conseguenti ridotte produzioni idroelettriche. Nonostante lo sfavorevole scenario abbia determinato una contrazione del margine operativo lordo del -6,8% a 314 milioni di euro, il Gruppo ha comunque realizzato risultati ampiamente soddisfacenti e allineati alle proprie aspettative, realizzando un Utile Netto “Ordinario”, escluse quindi le poste straordinarie, di 113 milioni di euro, sostanzialmente allineato a quello dell’esercizio precedente (117 milioni di euro) e un’ulteriore riduzione della Posizione Finanziaria Netta di 20 milioni di euro a 2.877 milioni di euro, nonostante l’esborso associato al riacquisto delle azioni proprie (37 milioni di euro).

L’utile netto “reported”, pari a 158 milioni di euro, in crescita del 35% rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente, ha beneficiato degli effetti positivi della scissione parziale non proporzionale di Edipower con l’assegnazione del compendio costituito dal complesso degli impianti idroelettrici del nucleo di Udine (ad eccezione di Ampezzo e Somplago) ed attività e passività ad esso funzionali, a favore di Cellina Energy (società interamente partecipata da Società Elettrica Altoatesina), con efficacia 1° gennaio 2016.

I Ricavi consolidati nel periodo in esame, pari a 1.287 milioni di euro, si sono ridotti del 6,7% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente, principalmente a seguito della riduzione dei ricavi di vendita di energia elettrica sui mercati all’ingrosso. Sulla flessione dei ricavi di Gruppo ha pesato inoltre, nonostante l’incremento dei volumi venduti, il calo dei prezzi di vendita sia gas che elettricità registrato nel mercato retail. Il Margine Operativo Lordo si è attestato a 314 milioni di euro, in riduzione di 23 milioni di euro rispetto al primo trimestre dell’anno precedente.

La flessione è principalmente riconducibile alle Business Unit Generazione e Trading (-18 milioni di euro) ed EPCG (-5 milioni di euro), che hanno rispettivamente risentito del calo dei prezzi delle commodities unito alla significativa contrazione della produzione idroelettrica in Italia e della riduzione del prezzo dell’export di energia elettrica, nonchè di una contestuale crescita del costo dell’import. In lieve contrazione anche le marginalità della Business Unit Reti e Calore (-3 milioni di euro) e della Business Unit Ambiente (-2 milioni di euro). Nel periodo in esame, invece, sono risultati in crescita i margini della Business Unit Commerciale (+5 milioni di euro), grazie soprattutto alla buona performance registrata nel mercato della vendita di energia elettrica.
Il Risultato Operativo Netto, pari a 196 milioni di euro, in diminuzione di 32 milioni euro rispetto ai primi tre mesi del 2015 (228 milioni di euro al 31 marzo 2015) sconta, oltre agli effetti sopra descritti con riferimento al Margine Operativo Lordo, anche gli effetti derivanti da un incremento degli accantonamenti per rischi potenziali effettuati nel periodo in esame (circa +11 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2015). Sono risultati invece in riduzione gli ammortamenti (-2 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi del 2015).

L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo nel primo trimestre dell’anno ha raggiunto 158 milioni di euro (117 milioni di euro al 31 marzo 2015). Alla crescita dell’utile, pari a 41 milioni di euro (+35,0%), hanno contribuito: i minori oneri netti della gestione finanziaria (10 milioni di euro in meno rispetto al 31 marzo 2015), riconducibili in prevalenza alla variazione dei fair value dei contratti su derivati finanziari (negativa per 6 milioni nel 2015; zero nel 2016) ed a minori oneri finanziari netti per 4 milioni di euro derivanti dalla riduzione dell’indebitamento medio e dagli effetti delle azioni di strategia finanziaria implementata dal Gruppo; la contabilizzazione di una plusvalenza non monetaria pari a 52 milioni di euro in relazione alla scissione parziale non proporzionale di Edipower, con efficacia 1° gennaio 2016 a favore di Cellina Energy, società interamente partecipata da Società Elettrica Altoatesina; il minor carico fiscale (circa 8 milioni di euro in meno rispetto al primo trimestre del 2015), conseguente al minore utile ante imposte (escludendo la plusvalenza da 52 milioni di euro registrata nel periodo) registrato nel primo trimestre 2016 rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente; il minor risultato delle minoranze di EPCG (circa 2 milioni di euro in meno rispetto al primo trimestre 2015).

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Ingresso sede A2A (ex AEM) di Milano
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