Carbone killer in Cina - Greenpeace: dalle nuove centrali a carbone 16mila morti in 40 anni
Il dato è riferito alla provincia del Guangdong. I due terzi di questi decessi saranno causate da ictus, i restanti da cancro ai polmoni e malattie cardiache e cardiocircolatorie
Nei prossimi 40 anni, l'inquinamento prodotto dalle 22 nuove centrali a carbone previste nella Provincia cinese del Guangdong potrebbero causare la morte di circa 16.000 persone. Il dato spaventoso è contenuto nell'ultima ricerca di Greenpeace, secondo la quale i due terzi di queste morti saranno causate da ictus, le restanti da cancro ai polmoni e malattie cardiache e cardiocircolatorie. Il dato, che l'associazione ambientalista sta facendo circolare in rete, sta facendo molto discutere e potrebbe rimettere in discussione l'apertura delle 22 nuove centrali del Guangdong, di cui la metà sarebbe già in costruzione.
La situazione dell'aria in questa area della Cina è già molto preoccupante: come riporta l'Ansa, nel solo 2011 ci sono state 3.600 morti riconducibili all'inquinamento atmosferico nella Provincia del Guangdong e a Hong Kong, e oltre 4.000 casi di asma infantile.