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Centrale a carbone di Brindisi, un errore nella citazione fa slittare il processo di due mesi

where Brindisi when Mar, 07/05/2013 who roberto

L’avvocato di parte civile  di uno dei Comuni interessati ha indicato Enel Distribuzione, società del tutto estranea all'inchiesta, al posto di Enel Produzione Spa. Ora è a rischio prescrizione

Per un errore materiale nell'atto di citazione del responsabile civile formulato da un legale di parte civile, slitterà ancora di 60 giorni il processo a carico di 15 tra dirigenti Enel e imprenditori brindisini in corso a Brindisi dinanzi al giudice monocratico Francesco Cacucci. L'avvocato del Comune di Torchiarolo (Brindisi) ha infatti indicato Enel Distribuzione, società del tutto estranea all'inchiesta, al posto di Enel Produzione Spa.
Ciò ha reso necessario il rinvio al 15 luglio prossimo del processo, per consentire che sia effettuata una nuova notifica; processo che diventa, così, ad alto rischio di prescrizione: salteranno tre delle udienze programmate. Le contestazioni mosse dalla pubblica accusa, sostenuta dal pm Giuseppe De Nozza, sono infatti contravvenzioni: vanno dal danneggiamento al getto pericoloso di cose per la dispersione di polveri di carbone dal carbonile scoperto e dal nastro trasportatore della centrale Enel di Cerano. I termini di prescrizione sono quindi di cinque anni dai fatti. Le indagini, condotte dalla Digos di Brindisi, riguardano un periodo compreso tra il 2009 e il 2011.
Secondo l'accusa non sarebbero state attuate le azioni necessarie per scongiurare o ridurre la dispersione della polvere di carbone, che avrebbe così provocato “danni, insudiciamento e imbrattamento delle colture”. Nel processo - oltre alla Provincia e al Comune di Brindisi, assistiti l'una dall'avv. Rosario Almiento e l'altro dall'avv. Daniela Faggiano, che hanno chiesto risarcimenti per circa 500 milioni di euro ciascuno - sono parti civili anche Greenpeace, Salute pubblica, Legambiente, Medicina democratica e molti degli agricoltori proprietari di terreni nei pressi della centrale Federico II di Cerano. Responsabili civili sono Enel Produzione e le ditte Cannone e Nubile di Brindisi.