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Crescono i consumi elettrici in maggio. Boom di import e rinnovabili

where Roma when Mar, 25/06/2024 who roberto

I dati di Terna rivelano una crescita il mese scorso dell’1,9%. In aumento le fonti idrica (+34,7%) e fotovoltaica (+36,3%). Le rinnovabili sono a +42% nei primi 5 mesi

Crescono i consumi elettrici consumi-elettrici.jpgin maggio con le fonti rinnovabili che arrivano a coprire il 52,5% della domanda, il valore mensile più alto di sempre. Lo rivelano i dati Terna che spiegano come il fabbisogno di energia elettrica sia stato pari a 24,7 miliardi di kWh, con una crescita dell’1,9% rispetto al maggio 2023, crescita che recupera solo parzialmente il dato di maggio dello scorso anno (-7,4%), raggiunta con un uguale numero di giorni lavorativi (22) e una temperatura media mensile sostanzialmente in linea rispetto a maggio 2023. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, non varia rispetto a maggio 2023, confermando una crescita a velocità ridotta per via di una lieve ripresa dell’industria (+1,4%) e una più vivace dei servizi. La variazione tendenziale di maggio è stata +1,8% al Nord e al Centro; +2,3% al Sud e Isole. Nei primi cinque mesi dell’anno, il fabbisogno nazionale è in crescita dell’1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2023 (+0,2% il valore rettificato).
 
Il boom delle rinnovabili
Nello scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’84,7% dalla produzione nazionale e per la quota restante (15,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 3,8 TWh; a livello progressivo, da gennaio a maggio 2024, l’import netto è in aumento del 5,6%. In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 21,2 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 52,5% della domanda elettrica (era 42,3% a maggio 2023). Si tratta del valore su base mensile più alto di sempre. In aumento la fonte idrica (+34,7%), fotovoltaica (+36,3%) ed eolica (+10,5%); l’incremento di produzione del fotovoltaico (+1.062 GWh) è dovuto all’effetto combinato dell’aumento di capacità in esercizio (+669 GWh) e del maggior irraggiamento (+393 GWh). In diminuzione la fonte geotermica (-4,3%) e termica (-14,6%) come diretta conseguenza della crescita delle rinnovabili. In particolare, nel mese di maggio, la produzione a carbone ha coperto circa l’1% della richiesta totale. Da inizio 2024, il contributo del carbone si mantiene inferiore al 2% del fabbisogno nazionale. Continua l’accelerazione della penetrazione delle energie rinnovabili. Infatti, la capacità rinnovabile in esercizio, nei primi cinque mesi del 2024, è in aumento del 42% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel dettaglio, l’aumento è stato di 3.015 MW.
 
Indice industriale e dei servizi
L’indice Imcei (indice mensile dei consumi elettrici industriali) elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese energivore collegate direttamente alle linee di alta tensione, ha fatto registrare una crescita dell’1,4% rispetto a maggio 2023. Con dati destagionalizzati e corretti per l’effetto calendario la variazione non cambia. In particolare, positivi i comparti della cartaria, siderurgia, mezzi di trasporto ed alimentari. In flessione quelli della meccanica, ceramiche e vetrarie, metalli non ferrosi, cemento calce e gesso e chimica. In termini congiunturali, la variazione della richiesta elettrica, destagionalizzata e corretta dagli effetti di calendario e temperatura, è leggermente positiva (+0,8%). In aumento anche la variazione congiunturale dell’indice Imcei (+1,2%). L’indice Imser (indice mensile dei servizi), che Terna pubblica sulla base dei dati dei consumi elettrici mensili forniti da alcuni gestori di rete di distribuzione (E-Distribuzione, Unareti, A-Reti, Edyna e Deval), ha fatto registrare, nel mese di marzo 2024, una variazione positiva del 4,8% rispetto a marzo 2023. In particolare, tra i comparti che hanno registrato variazioni positive si trovano attività professionali, scientifiche e tecniche, trasporto e magazzinaggio, informazione e comunicazione. Tra quelli con variazione negativa si trovano finanza e assicurazione e istruzione.

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