Elettricità: Gme, -14,8% prezzo Borsa, a settembre -6,3%. Volumi ai massimi dal 2010
Nel confronto su base annua il Pun torna a registrare un deciso ribasso tendenziale (-14,8%), invertendo il trend dei precedenti sette mesi
Il prezzo medio di acquisto dell'elettricità in Borsa (Pun) segna a settembre una nuova diminuzione sul mese precedente (-6,3%), portandosi sotto i 50 euro/MWh. Nel confronto su base annua, il Pun torna a registrare un deciso ribasso tendenziale (- 14,8%) invertendo il trend dei precedenti sette mesi. È quanto si legge nella newsletter del Gestore dei mercati energetici (Gme), dalla quale emerge che a settembre gli scambi nel Mercato del Giorno Prima segnano, per il terzo mese consecutivo, un aumento su base annua (+3,3%). I volumi di energia scambiati in Borsa, ai massimi dal 2010 per il mese di settembre, spingono la liquidità del mercato al 66,2%.
L’offerta torna in positivo dopo due anni - Anche per l'offerta nazionale, in calo tendenziale da oltre due anni, a settembre torna il segno positivo (+3,3%); aumentano ancora le vendite degli impianti a gas (+9,2%), mentre si arresta il trend tendenziale negativo che ha caratterizzato, da inizio anno, le vendite da impianti a fonte rinnovabile che, a settembre, si stabilizzano sui livelli di un anno fa (+0,2%). Tornano positive le vendite degli impianti eolici (+23,9%) e crescono anche quelle degli impianti geotermici (+5,9%), mentre permangono in flessione tendenziale, la nona consecutiva, le vendite degli impianti solari (-10,8%).
Import ed export - A settembre il market coupling ha allocato sulla frontiera settentrionale, mediamente ogni ora, una capacità di 2.312 MWh, di cui 1.806 MWh sul confine francese (78,1% del totale), 198 MWh su quello austriaco e 309 MWh su quello sloveno, con un flusso di energia in import per la quasi totalità delle ore sulle prime due frontiere, mentre su quella slovena si è registrato un flusso in export nel 18,2% delle ore.