L’Italia nucleare costruirà un reattore in Romania di quarta generazione. Firmato accordo
Siglato l'atto costitutivo del Consorzio Falcon (Fostering Alfred Construction) tra i legali rappresentanti di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi, di Enea Giovanni Lelli e dell'Istituto di Ricerca Nucleare Icn Constantin Paunoiu. Si tratta del primo passo verso la realizzazione in Romania di un reattore nucleare dimostrativo di quarta generazione raffreddato a piombo liquido
Accordo tra Italia e Romania per la costruzione di un reattore nucleare. È stato firmato a Bucarest, alla presenza del ministro romeno delegato per l’Energia Costantin Nita, l’atto costitutivo del Consorzio Falcon (Fostering Alfred Construction) tra i legali rappresentanti di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi, di Enea Giovanni Lelli e dell'Istituto di Ricerca Nucleare Icn Constantin Paunoiu. Si tratta del primo passo verso la realizzazione in Romania di un reattore nucleare dimostrativo di quarta generazione raffreddato a piombo liquido. “La costituzione del Consorzio è un successo della collaborazione fra ricerca pubblica e industria, fra Enea e Ansaldo Nucleare” ha dichiarato Lelli. L’industria italiana ha così accesso ai finanziamenti romeni e della Ue per la fornitura di componenti ad alta tecnologia. La progettazione dell’impianto nucleare dimostrativo Alfred è stata sviluppata finora nell'ambito del settimo programma quadro di ricerca Euratom e ha visto Ansaldo Nucleare impegnata in qualità di leader nelle attività di integrazione di sistema ed Enea nello sviluppo tecnologico, mentre l'Università italiana ha curato la formazione specifica degli studenti che hanno avuto la possibilità di formarsi partecipando attivamente al progetto. L'Istituto di ricerca nucleare romeno Icn ha partecipato alle attività di progettazione di Alfred a partire dalle sue prime fasi contribuendo alla progettazione del nocciolo del reattore e promuovendo le attività preliminari all’iter necessario per la sua approvazione in Romania.
Il consorzio, che dopo l’atto costitutivo tra i primi tre firmatari verrà allargato alla partecipazione di numerose organizzazioni europee che già hanno espresso il loro interesse, si prefigge di reperire le risorse necessarie alla realizzazione di una prima fase di sviluppo tecnologico e progettuale.