Ora legale, nei suoi 7 mesi il sistema elettrico italiano ha risparmiato circa 190 milioni di euro
Dal 27 marzo minori consumi per 420 milioni di kWh, equivalenti a una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera pari a 200 mila tonnellate
Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, nei 7 mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi per 420 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 150mila famiglie, con un conseguente risparmio economico di circa 190 milioni di euro. Ricadute positive anche in termini di sostenibilità ambientale: il minor consumo elettrico, infatti, ha consentito al Paese di evitare emissioni di CO2 in atmosfera per circa 200mila tonnellate.
I benefici in numeri
Il beneficio economico è calcolato considerando che quest’anno, nel periodo di ora legale cominciato domenica 27 marzo e che è concluso domenica 30 ottobre con il ritorno all’ora solare (alle 3:00 di notte bisognerà spostare le lancette indietro di sessanta minuti), il costo del kilowattora medio per il ‘cliente domestico tipo in tutela’ (secondo i dati dell’ARERA) è stato di circa 45 centesimi di euro al lordo delle imposte.
Dal 2004 al 2022, secondo l’analisi della società guidata da Stefano Donnarumma, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10,9 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2 miliardi di euro.