Il Parlamento Ue punta al 10% delle interconnessioni elettriche tra i Paesi
Approvata risoluzione che evidenzia come molti Paesi, tra cui l’Italia, non abbiano raggiunto questo obiettivo
Un mercato dell'elettricità europeo effettivamente integrato potrebbe tagliare le spese di almeno 2 euro per MWh e quindi far risparmiare agli utenti, entro il 2030, fino a 40 miliardi di euro l'anno. Per ottenere tale risultato, i paesi membri dovrebbero investire 150 miliardi di euro sulle reti di interconnessione. È questa l'indicazione del Parlamento europeo che chiede uno scatto nell'azione Ue per superare le barriere interne.
L’obiettivo del 10% - I deputati indicano che gli Stati dovrebbero garantire che almeno il 10% dell'elettricità prodotta dalle centrali elettriche di ogni Stato membro possa essere inviata ai paesi vicini oltre confine. La Ue si è data un tale obiettivo da raggiungere entro il 2020: per l'Europarlamento è “significativo ma non rispecchia sempre la situazione del mercato dato che dodici Stati membri non hanno raggiunto l'obiettivo del 10% e sono quindi ampiamente isolati dal mercato interno dell'energia elettrica”. I paesi sotto il target del 10% sono attualmente Italia, Cipro, Estonia, Irlanda, Lituania, Lettonia, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Regno Unito.
Nel mercato elettrico europeo ci sono delle strozzature. Gli eurodeputati sono preoccupati che “le reti sono ancora sincronizzate con il sistema elettrico russo e dipendono da esso”. Ciò costituisce un “ostacolo a un mercato europeo dell'elettricità che sia veramente integrato e che funzioni correttamente” e richiede “una tempestiva sincronizzazione delle reti elettriche con la rete europea continentale”.
Risparmi per l’area del Mare del Nord - Per le regioni del Mare del Nord il coordinamento della progettazione e della realizzazione di un'infrastruttura di rete offshore regionale, l'accesso al mercato e la condivisione delle riserve "potrebbero consentire un risparmio sui costi annuali compreso tra 5 e 13 miliardi di euro entro il 2030, grazie a una maggiore integrazione del mercato regionale". La regione ha il potenziale per fornire oltre l'8% dell'approvvigionamento elettrico europeo entro il 2030. Preoccupazioni esplicite per la capacita' d'interconnessione esistente tra la Penisola iberica e l'Europa continentale: “è eccessivamente ridotta e i progetti inclusi nell'attuale elenco dei progetti d'interesse comune non sono sufficienti a conseguire l'obiettivo di interconnessione entro il 2020".
Vantaggi per il Mediterraneo - Infine il Parlamento chiede alla Commissione di condurre uno studio sui vantaggi derivanti dall'interconnessione con la Francia, il Regno Unito, l'Italia e i Paesi della sponda sud del Mediterraneo". Per il relatore Peter Eriksson (Verdi) “un migliore collegamento della rete elettrica UE è fondamentale sia per avere più rinnovabili, e quindi per raggiungere gli obiettivi sul cambiamento climatico, sia anche per rendere l’Europa più competitiva attraverso prezzi dell’elettricità più bassi”.