Il prezzo in Borsa elettrica è calato l’anno scorso del 16,6%. È ai minimi dal 2006
Il dato è pubblicato nella newsletter del Gme. Unica eccezione la Sicilia, il cui prezzo di vendita, pari a 92,00 euro/MWh, si è ridotto solo del 3,4%. Continuano a crescere le vendite da impianti a fonte rinnovabile, trainate dagli impianti eolici e idroelettrici
Il prezzo di acquisto dell'energia nella Borsa elettrica inverte la tendenza dei due anni precedenti, ed è diminuito del 16,6%, portandosi nel 2013 a 62,99 euro/MWh, ai minimi dal 2006. Il dato è pubblicato nella newsletter del Gme, secondo cui la liquidità del mercato elettrico balza al suo massimo storico del 71,6%. Unica eccezione la Sicilia, il cui prezzo di vendita, pari a 92,00 euro/MWh, si è ridotto solo del 3,4% allargando lo spread con le altre zone dove il prezzo è oscillato tra 57,22 euro/MWh del Sud e 61,58 euro/MWh del Nord.
Per contro, nel 2013 la Sardegna ha annullato lo storico gap con le zone continentali, attestandosi a 61,52 euro/MWh. Gli acquisti nazionali di energia elettrica, pari a 285,3 milioni di MWh, hanno registrato una flessione del 3,1% rispetto al 2012, aggiornando per il terzo anno consecutivo il minimo storico; a livello territoriale, la flessione è stata più consistente in Sardegna e nelle zone centrali del continente; in controtendenza il Sud (+3,0%). Gli acquisti sulle zone estere (esportazioni), pari a 3,8 milioni di MWh, sono aumentati del 17,6% rispetto al minimo storico dello 2012.
In flessione anche le vendite da unità di produzione nazionali di energia elettrica che, al terzo calo consecutivo, scendono al minimo assoluto di 242,7 milioni di MWh; il calo, registrato in tutte le zone ad eccezione del Sud (+0,6%), è stato più marcato al Centro Nord (-11,3%) ed in
Sardegna (-20,4%). Le vendite sulle zone estere (importazioni), pari a 46,5 milioni di MWh (+0,1%), si confermano sui livelli del 2012, i più bassi dall'avvio del mercato.
Nel 2013 è proseguito il trend espansivo delle vendite da impianti a fonte rinnovabile (+23,7%), trainate dagli impianti eolici (+36,9%), ma anche dagli idroelettrici (+29,1%) e solari (+15,0%). Pertanto la quota delle vendite da impianti a fonte rinnovabile nel 2013 ha raggiunto il 37,7%, contro il 29,4% del 2012. Le vendite da impianti a fonte tradizionale si sono invece ridotte del 15,3%, con la quota delle vendite da impianti a gas che in un anno ha ceduto 7,1 punti percentuali portandosi al 38,2%.