Il Vietnam rinuncia definitivamente al nucleare. Meglio rinnovabili o gas
Il governo di Hanoi punta a opzioni più economiche, come le rinnovabili, ma anche il carbone e il gas
Il Vietnam rinuncia al nucleare. Il Parlamento (Assemblea nazionale) ha infatti approvato la decisione del governo di Hanoi di azzerare il progetto di costruzione delle prime due centrali atomiche del Paese, scegliendo invece di ricorrere a opzioni più sostenibili, anche dal punti di vista economico, come le energie rinnovabili ma anche il carbone, il gas e l'importazione. Il parlamento nel 2009 aveva approvato la decisione di allora del governo di costruire due centrali, che avrebbero prodotto in combinato circa 4.000 megawatt (pari al 5,7% del totale dell'energia consumata in Vietnam) affidando l'appalto ad aziende russe e giapponesi. La costruzione avrebbe dovuto iniziare nel 2014 per essere ultimata nel 2033, ma è stata più volte ritardata, fino alla decisione finale di rinunciare, anche perché negli anni il costo preventivato per la costruzione delle centrali atomiche è lievitato a ben 18 miliardi di dollari.