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L’altra guerra ucraina. Stop al gas alla Finlandia, Bruxelles glissa su Eni, Schroeder lascia il cda di Rosneft e tanto altro

where Milano when Lun, 23/05/2022 who roberto

Lo sceicco del Qatar Mohammed Al Thani ha detto in un’intervista di voler “aiutare” i partner europei, mentre attivisti a Milano imbrattano i muri della sede Gazprom

Si apre la quattordicesima settimanagazprom.jpg di guerra in Ucraina, col suo carico di conseguenze politiche ed economiche. Se la richiesta di annessione alla Nato della Finlandia ha già provocato lo stop alle forniture gas da parte della Russia, nel frattempo a Bruxelles si glissa sul pagamento in rubli del gas da parte di Eni. In Germania, invece, l’ex premier Gerhard Schroeder, travolto dalle polemiche per il suo ruolo attivo a favore del gas russo, ha lasciato il cda di Rosneft, mentre dal Qatar lo sceicco Mohammed Al Thani in un’intervista fa sapere di essere ben lieto di “aiutare” i partner europei: come è noto, il Qatar è, assieme agli Usa, il primo beneficiario della diversificazione delle fonti di approvvigionamento del gas voluto da Bruxelles.
 
Finlandia: interrotta la fornitura di gas russo
Si sono interrotte a partire da venerdì le forniture di gas naturale provenienti dalla Russia previste dagli accordi commerciali con la Finlandia. Lo ha riferito la compagnia statale finlandese Gasum in una nota, precisando che "Gasum fornirà ai propri clienti gas naturale da altre fonti attraverso il gasdotto Balticconnector. Le stazioni di rifornimento di Gasum nell'area della rete del gas continueranno a funzionare normalmente".
 
Ue dice no a pagamenti in rubli, ma glissa sul doppio conto
L'Ue mantiene la sua linea contraria al pagamento del gas russo in rubli. E lo fa ripetendo come un mantra che pagare nella moneta di Mosca costituisce una violazione delle sanzioni e dei contratti con il colosso russo Gazprom. Non solo: le aziende europee stanno pagando in euro o in dollari, come previsto dal contratto. L'annuncio di Eni di aver aperto un secondo conto in rubli non desta pertanto preoccupazioni, anche se a prima vista ciò potrebbe sembrare contraddittorio. In realtà il messaggio che arriva da Bruxelles si spiega solo con un'interpretazione: per noi vale il primo pagamento e quello avviene in euro o dollari, come da contratto, mentre l'apertura del secondo conto in rubli presso Gazprombank non conta.
 
Gerhard Schroeder lascia il cda della Rosneft
L'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder lascerà il consiglio d'amministrazione del gruppo petrolifero russo Rosneft. Lo annuncia la società russa in un comunicato. Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina Schroeder è stato più volte accusato di non aver lasciato i suoi incarichi in diverse società russe, tra cui Rosneft.
 
L’aiuto dello sceicco del Qatar
"Attualmente stiamo facendo tutto il possibile per aiutare i nostri partner europei". Ad affermarlo è il vice primo ministro e Ministro degli Esteri del Qatar, lo sceicco Mohammed Al Thani in un'intervista a 'Handelsblatt'. "Stiamo attualmente espandendo significativamente la nostra produzione di gas. Ciò crea capacità per maggiore Gnl per l'Europa", sottolinea lo sceicco, che è anche presidente del Fondo sovrano Qia, "vogliamo mantenere le nostre relazioni con gli Stati Uniti e l'Europa, ma allo stesso tempo avere un rapporto equilibrato con Cina, Russia e altri. Vogliamo vedere come possiamo aiutare a tenere tutto insieme e non diventare un fattore di divisione. Siamo un piccolo paese e non possiamo permetterci inimicizie tra grandi blocchi di potere". Per quanto riguarda più specificatamente la guerra in Ucraina, Al Thani sottolinea che "il Qatar rifiuta qualsiasi attacco alla sovranità di un paese e all'uso della forza contro un altro Stato.
 
Milano: attivisti imbrattano sede Gazprom
A Milano alcuni attivisti hanno imbrattato i muri della sede di Gazprom. Gli indagati sarebbero studenti e attivisti ecologisti per il clima del Centro sociale autogestito “Lambretta” di Milano, che ha rilasciato un comunicato sulla vicenda. "Gazprom è la terza compagnia per emissioni di gas climalteranti al mondo - scrive il centro sociale - e la principale beneficiaria dell’importazione europea di gas e petrolio russo. In questi mesi il suo ruolo è centrale all’interno della guerra apertasi in Europa. Infatti, comprando i combustibili fossili da Gazprom finanziamo direttamente la guerra in Ukraina e le aggressioni militari russe".

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