Analisi Enea/1 – Consumi energia: +1,3% nel 2017. Le rinnovabili toccano l’87%
Il record delle fonti pulite raggiunto il 21 maggio, i soli eolico e solare hanno raggiunto il picco del 70% il 17 aprile
Il 2017 ha registrato consumi finali di energia in aumento (+1,3% rispetto al 2016, in linea con il +1,5% del Pil) ed emissioni di CO2 in leggero calo (-0,5%) grazie soprattutto al contributo di settori come la generazione elettrica (-5%) e i trasporti (-2,2%).
L’Enea ha pubblicato l’Analisi trimestrale del sistema energetico italiano che prende in esame i dati del quarto trimestre 2017 e fa un consuntivo dell’intero anno.
Boom delle rinnovabili - Nuovi massimi storici si rilevano per le rinnovabili sul totale dei consumi elettrici: eolico e solare hanno raggiunto il picco del 70% su base oraria (17 aprile 2017) e l’insieme delle fonti rinnovabili elettriche dell’87% (21 maggio). Tuttavia, il trend di crescita non è in linea con gli obiettivi al 2030.
Prezzi energetici in calo - I prezzi dell’energia elettrica sono stati stimati in leggero calo, fino al 2% nella fascia di consumo medio-alta, grazie soprattutto alla riduzione degli oneri di sistema che ha compensato il rialzo dei prezzi all’ingrosso. Tuttavia i prezzi in Italia restano ai massimi tra i Paesi Ue.
Il metano prima fonte energetica - Lo studio di Enea evidenzia un aumento dei consumi di gas naturale (+6%, dopo il +5% del 2016), fonte energetica che resta in testa nel mix con una quota del 36,5% e registra prezzi in calo per tutte le fasce di consumo, in controtendenza rispetto agli altri Paesi Ue.
Frenano carbone e petrolio - Il petrolio scende sotto al 34% del mix, con consumi in calo (-1% e quasi -10% rispetto a dieci anni fa), mentre il carbone presenta per il secondo anno di seguito una contrazione a doppia cifra (-12%, dopo il -10% del 2016, con una quota del 6% nel mix).
Rinnovabili 19% del totale energia - Le rinnovabili raggiungono una quota del 19% nel mix energetico, con una crescita dell’8% delle fonti “intermittenti” (eolico e solare) che compensa il forte calo dell’idroelettrico (-14%); rispetto ai consumi finali, la quota di energia rinnovabile rimane al di sopra del target Ue del 17% al 2020, mentre l’obiettivo del 28% al 2030 sembra più difficile da raggiungere.
Domanda elettrica - La richiesta di energia elettrica è risultata in aumento del 2% soprattutto a causa del clima, che ha prodotto una robusta crescita dei consumi in estate. Il dato conferma che la tendenza di lungo periodo alla diminuzione dei consumi di elettricità ha lasciato il posto ad un trend stazionario con segnali di modesta ripresa.