Anie: bene il piano nazionale energia e clima
Bene l’obiettivo del 43% sull’efficienza energetica, per le rinnovabili bisogna mirare al 32%. Per il fotovoltaico Anie auspica una crescita graduale che porti rafforzamento all’intera filiera del settore
ANIE esprime un giudizio positivo in merito al Piano Nazionale Integrato Energia e Clima per il 2030, accogliendo favorevolmente l’obiettivo dell’Italia per l’efficienza energetica, pari al 43% contro un target europeo del 32,5%. L’opinione è stata espressa nel corso di un’audizione della X Commissione Attività Produttive delle Camera. Rispetto alle rinnovabili la federazione, che riunisce oltre 1.300 aziende associate, auspica il raggiungimento di un target superiore al 30%, allineandolo a quello europeo fissato al 32%, anche in considerazione delle opportunità previste da alcune misure della nuova direttiva FER (garanzie d'origine, scambi statistici) e considerando che gli impianti di grande taglia di fotovoltaico ed eolico hanno conseguito un livello competitivo.
In riferimento poi allo sviluppo del fotovoltaico, ANIE sottolinea la necessità di una crescita più armonica e graduale, che abbia come risultato finale il rafforzamento dell’intera filiera del settore (il PNIEC prospetta dopo il 2026 la crescita di nuove installazioni per 27 GW, mentre nei 7 anni precedenti ne considera solo 12,6 GW). Per la Federazione, lo sviluppo FER va necessariamente coniugato con lo sviluppo della rete, dello storage e della riforma del mercato dei servizi di dispacciamento per accrescere la competizione di tale mercato. Il PNIEC dà l'opportunità di circostanziare concretamente le misure di sviluppo ed integrazione delle FER nel prossimo quinquennio (cioè sino al 2025) per dare un chiaro segnale alle imprese del settore. È un'opportunità che va colta.
Fonti rinnovabili - La Federazione attribuisce una grande valore alla diversificazione del mix di generazione elettrico da FER e individua nell'autoconsumo uno dei facilitatori della transizione verso la produzione di energia green. Diverse le proposte concrete da definire nel testo del PNIEC per traguardare gli obiettivi al 2025 differenziate per piccoli e grandi impianti FER abbinati a sistemi di accumulo e per il revamping/repowering degli impianti esistenti. È necessaria una riflessione sulla fattibilità dei pompaggi e sull'individuazione delle aree a vocazione energetica.
Efficienza energetica - ANIE condivide la prospettiva di una attenzione prioritaria sul parco immobiliare esistente e sul settore trasporti, ma considera la sfida molto più impegnativa, vista la capacità di spesa dell'utenza e la lentezza del settore delle costruzioni ad adottare nuove tecnologie. Necessario un Piano Edificio 4.0 che coniughi investimenti sull'involucro e sull'impiantistica, alla stregua di quanto fatto per sbloccare gli investimenti in digitalizzazione, cioè il Piano Industria 4.0. L'adozione obbligatoria dello Smart Readness Indicator, indicatore dello stato di digitalizzazione di un edificio previsto dalla direttiva efficienza energetica, può essere un veicolo di promozione degli Smart Building, requisito imprescindibile per la creazione di Smart City e Smart Grid.
Sicurezza e Infrastrutture - Le aziende di ANIE Federazione sono attive nel proporre soluzioni per la resilienza delle infrastrutture elettriche, interloquendo con ARERA ed i gestori di rete. Quanto alle Smart Grid, l'Italia è fanalino di coda in Europa: gli investimenti sono dell'ordine di 0,7 €/MWh consumato, contro una media europea di 1,5 €/MWh, cifra alla quale si avvicinano Germania e Francia. L’associazione auspica un incremento degli investimenti per lo sviluppo delle Smart Grid allargando il Piano Industria 4.0 ai relativi necessari prodotti.
Mercato interno dell'energia - ANIE considera positivamente un'analisi volta al superamento del PUN, ma ritiene altresì importante valutare una semplificazione dei modelli di mercato: oggi gli operatori del settore lavorano su quattro differenti perimetri geografici in funzione del loro modello di business. Bene le sperimentazioni previste dalla delibera 300/2017, ma è importante accelerare per rendere più competitivo il mercato dei servizi di dispacciamento, garantire al sistema una maggior pluralità di operatori e una maggior offerta, così da ridurre i costi. La Federazione chiede di istituire il mercato per la regolazione primaria di frequenza con aste settimanali in capacità, come avviene in molti paesi d'Europa, misura di mercato che insieme agli altri servizi di dispacciamento potrebbe agevolare investimenti nei sistemi di storage.
Innovazione - Il settore delle imprese di ANIE Federazione investono mediamente il 4% del fatturato in ricerca e sviluppo, con punte superiori al 20%, e partecipano a progetti europei innovativi.