Aramco abbandona il petrolio e investe sul GNL, specie su quello americano
La compagnia sarebbe pronta ad aumentare la produzione di gas naturale del 60% entro il 2030. Nel mirino il progetto Port Arthur in Texas
Una delle principali compagnie petrolifere mondiali ha deciso di abbandonare il petrolio per concentrarsi sul gas naturale: è la società saudita Aramco che dopo aver cancellato l’espansione nel settore oil ha deciso di investire in due nuovi giacimenti di gas per incrementare la sua produzione in LNG, un prodotto la cui domanda è prevista in crescita. La compagnia sarebbe pronta ad aumentare la produzione di gas naturale del 60% entro il 2030, come riporta Reuters, citando un dirigente di Aramco a margine della conferenza sull’energia CeraWeek di Houston.
Come si muove in America
La compagnia è in trattativa per investire nel GNL americano, al fine di competere con il Qatar, che a gennaio ha perso il primato di maggiore esportatore di gas liquefatto al mondo, proprio a favore degli Stati Uniti. Secondo quanto riferito, Aramco sta trattando il progetto Port Arthur LNG Fase 2 di Sempra Infrastructure in Texas, con previsioni di svilupparlo ulteriormente. Non solo, ma a febbraio si era diffusa la notizia che la società saudita stava valutando di emettere un nuovo titolo obbligazionario per finanziare l’espansione. La ricerca saudita di espandere la sua capacità di produzione di gas naturale, insieme al suo crescente interesse per le opzioni globali di GNL, si scontra però con l’Amministrazione Biden che continua a bloccare l’approvazione di nuovi progetti di GNL, imposta a gennaio, aggiungendo incertezza al finanziamento di nuovi progetti per gli operatori americani del GNL. Inutile dire che questo stop con Trump verrebbe meno.
Le nuove scoperte
Il crescente interesse dei sauditi per il gas naturale ha portato anche alla prima acquisizione del Regno nel settore del GNL all’inizio di quest’anno. A spingere i sauditi verso il gas non da gasdotti è la previsione che la domanda di GNL crescerà del 50% entro il 2030. Nel terzo trimestre 2023, l’Arabia Saudita ha effettuato due importanti scoperte di gas naturale in due campi, oltre alla scoperta di cinque giacimenti in campi già identificati. Nel giacimento di Al-Hiran, il gas è fluito ad una velocità di 900 mila metri cubi al giorno a cui si aggiunge il giacimento di Al-Mahakik, molto più piccolo.